Guida alla scelta della facoltà Ingegneria

ingegneria.jpgI consigli dei docenti per affrontare al meglio il proprio percorso di studi. Nella nostra Guida in edicola: tutti i corsi di laurea, le città dove studiare, le dritte dei laureati, gli sbocchi occupazionali e la voce delle aziende.
“Non voglio dire che sia difficile ma impegnativa sì. La facoltà di Ingegneria richiede passione per le materie scientifiche e tecniche oltre che un’attitudine particolare per l’applicazione, che poi vuol dire essere in possesso di una buona capacità di gestione degli aspetti più pratici”. Questi in definitiva, i suggerimenti dati da Giuliano Benelli, preside della facoltà di Ingegneria all’Università degli Studi di Siena, a tutti i ragazzi che aspirino a svolgere la professione dell’ingegnere.
Non c’è il pericolo che i laureati triennali vengano considerati come Ingegneri di serie B?
È vero, talvolta si parla del laureato triennale in termini di ingegnere di serie B, e può capitare che nelle stesse aziende venga trattato come uno che ne sa appena un po’ di più rispetto al diplomato. In verità, non è affatto così. Si tratta di ragazzi che pur non avendo un’alta specializzazione sono comunque in grado di maneggiare adeguatamente le conoscenze di tipo ingegneristico. La riforma ha voluto rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, con ingegneri giovani e dalla buona formazione di base. Non si sa però, se le esigenze percepite combacino perfettamente con quelle reali. Oggi, infatti, sempre più imprese richiedono la laurea specialistica. Si tenga conto infine, che c’è anche una confusione a livello legislativo sulle mansioni specifiche che spetterebbero all’ingegnere junior.
Esiste, da parte delle matricole, una certa tendenza a sottovalutare le difficoltà del percorso di studi?
Sì, l’abbandono al primo anno è ancora una realtà. Esistono corsi di laurea, infatti, come ingegneria informatica o altri che appaiono meno difficoltosi rispetto ai più tradizionali, al punto che se ne sottovalutano gli insegnamenti previsti ai primi anni, considerandoli superflui rispetto alla professione che si andrà a svolgere.
L’ Università di Siena stabilisce rapporti con le aziende per facilitare l’ingresso dei suoi laureati triennali nel mondo del lavoro?
Sì, i rapporti vengono stabiliti sia con le più note aziende, come Telespazio, Cisco e Finmeccanica – solo a volerne citare qualcuna – sia con quelle più radicate sul nostro territorio. Molto frequenti sono anche i job meeting, oltre che gli stage e le offerte di lavoro ricercati dall’università per i nostri laureati.

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