Quasi 3.700 aspiranti medici si sono presentati questa mattina presso le aule del Policlinico Gemelli di Roma, sede dell’università Cattolica del Sacro Cuore, per sostenere le prove di selezione della facoltà di Medicina e Chirurgia. Alle 9:35 i commissari hanno aperto le schede dei quiz. In queste ore si sta procedendo alla correzione tramite lettore ottico: entro le 2 di stanotte si saprà chi sarà riuscito a superare la prova.
Le domande. I test, che si sono conclusi intorno alle 13, consistevano in 60 domande di tipo psico-attitudinale a cui era possibile rispondere in un tempo massimo di 30 minuti; 80 quesiti scientifici e 60 di cultura generale e religione a cui rispondere in 90 minuti. Per ogni risposta esatta è stato previsto un punto, mentre per quelle sbagliate o mancate, il punteggio è zero.
I controlli. Nessun metal-detector o braccialetto elettronico, ma stretta sorveglianza di tutto il percorso delle schede dei quiz. Ai partecipanti è stato chiesto di portare con sé solo un documento di identità e una penna nera. Imponenti le misure per evitare qualsiasi scambio delle schede o tentativi di manipolazione dei risultati dei test. Su ogni scheda, compresa quella anagrafica, è stato attaccato un codice a barre adesivo, che corrisponde ad ogni singolo partecipante.
Junior e senior. Incredibile ma vero: «Molti ragazzi si sono iscritti ai test assieme ai genitori o altri familiari, probabilmente per essere aiutati da loro, magari avendoli come vicini di banco». Lo ha detto il preside della facoltà di Medicina della Cattolica di Roma, Paolo Magistrelli, presente stamattina nell’università dove si sono svolti i test di ingresso. Come misura precauzionale tutti gli iscritti ai test nati entro il 1984 – in tutto 140 persone – sono stati collocati in un’apposita aula del Policlinico Gemelli definita «senior», dove hanno svolto regolarmente i quiz.
Quando si dice il caso. «Da quanto ci risulta molti candidati “senior” hanno lo stesso indirizzo e numero di telefono di altri concorrenti più giovani, che probabilmente sono i figli o i nipoti. Tra gli iscritti ai test c’è perfino qualcuno che risulta nato nel 1949», ha spiegato Magistrelli.
Manuel Massimo
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