La Capitale è stata invasa pacificamente da un lungo corteo di protesta, che è partito da Piazza Esedra alla volta di Piazza del Popolo. Il mondo della scuola e dell’università, all’indomani della trasformazione del decreto 137 in legge, è sceso in strada compatto per far sentire a gran voce il proprio dissenso. Non si registrano incidenti: i manifestanti espongono striscioni colorati anti-ministro e intonano cori. Secondo gli organizzatori sono in strada un milione di persone per lo sciopero generale contro la Riforma Gelmini.
Corteo pacifico. Dopo gli incidenti di ieri in piazza Navona nessuna segnalazione è arrivata questa mattina. Il corteo romano è partito in un clima sereno e sotto un cielo carico di pioggia poco dopo le 9, aperto dai bambini delle elementari con mamme e maestre, da leader sindacali di settore e nazionali come Guglielmo Epifani e Luigi Angeletti, e da quelli del centrosinistra, tra i quali Walter Veltroni, gli ex ministri Giuseppe Fioroni, Fabio Mussi, Rosy Bindi, Antonio Di Pietro, Paolo Ferrero.
Numerosi accanto ai docenti e al personale della scuola anche gli studenti, che si sono contati in oltre 100 mila. «Il governo dovrebbe avere il desiderio di ascoltare la protesta», ha detto Veltroni, mentre Rosy Bindi ha sottolineato che «questa gente non rappresenta un bacino elettorale: ci sono anche molte persone del centrodestra». Di diverso parere la maggioranza: Maurizio Gasparri (Pdl) ha accusato le opposizioni di avere imbastito «una campagna di menzogne» invitandole «a smettere di rinfocolare la piazza».
Secondo i sindacati, lo sciopero generale ha bloccato tra il 70 e il 90% delle scuole di tutta Italia: in alcune, come quella dove insegna la sorella del ministro Gelmini, assente per “motivi di famiglia”, si è aperto solo per garantire il servizio di custodia e sorveglianza.
Le altre città. A Bolzano sono scesi in piazza insieme ragazzi di lingua italiana e tedesca; presidi e cortei anche a Trento; a Venezia gli studenti hanno sfilato sul Ponte della Libertà; lezioni in stazione a Trieste; a Torino l’orchestra del Teatro Regio ha suonato per gli studenti; a Genova è stata occupata la stazione Principe; a Milano concentramento e corteo organizzato per lo sciopero generale della scuola; a Bologna alla protesta ha partecipato anche Beppe Grillo; cortei di universitari a Napoli; genitori e bambini hanno sfilato a Bari; in Calabria sono segnalati cortei in tutte le città, con il blocco dell’accesso a Catanzaro; in Sicilia, da Palermo a Caltanissetta sono scese in strada 100 mila persone; in migliaia anche a Cagliari.
Manuel Massimo
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