Neanche il tempo di godersi il titolo da dottore che già arrivano le polemiche. Antonio Conte, l’allenatore del Bari, si è laureato un mese fa in Scienze motorie all’università di Foggia. Ma un collega di corso oggi ha molto da ridire sulla sua laurea.
Lo studente si chiama Massimiliano Trani e critica, tra le altre cose, che “l’allenatore del Bari – e insieme con lui altri personaggi dello sport – si è visto riconoscere un 110/110 “politico” come a tutti i frequentanti il corso. Corso che – spiega – prevedeva la frequenza obbligatoria del 60% delle lezioni. Le giornate di lezione erano di venerdì e sabato dalle ore 8.50 alle ore 18.45 (con intervallo per l’ora di pranzo) nel mese di settembre (4 week-end di lezione, pari a 8 giornate) con firma su un registro di presenze. Ora – prosegue – hanno ottenuto lo stesso voto di 110 anche persone che non sono venute neanche una volta a lezione. Ciò malgrado, anche a loro è stata data la possibilità di fare il test finale e di discutere la tesi. Tra questi diversi personaggi famosi. Su tutti Antonio Conte, allenatore del Bari Calcio. Pur non avendo mai partecipato ad alcuna lezione – aggiunge – i loro fogli presenza, come per miracolo, erano sempre completi di firma”.
Ma Antonio Conte respinge le accuse: “i corsi prevedevano sei lezioni il venerdì e il sabato non obbligatorie. Nel senso che erano giustificate le assenze, documentate, di chi lavorava. Quindi erano previste sei lezioni non obbligatorie. Poi ho fatto regolarmente l’esame scritto e ho discusso la tesi. Non capisco – si sfoga l’allenatore – solo perché uno si chiama Conte si pensa di poter dire certe cose». E a proposito dei fogli delle presenze con la sua firma? “Mi pare difficile – replica Conte – che qualcuno abbia firmato al posto mio. E poi se la presenza non era obbligatoria a quale scopo avrebbe dovuto farlo?”.
In serata Conte ha fatto sapere che sporgerà querela contro il suo ex compagno di corso: «Avuta notizia delle dichiarazioni fatte agli organi di stampa dal signor Massimiliano Trani – spiega Conte – nelle quali si afferma che il sottoscritto avrebbe avuto illecite agevolazioni nel conseguimento della propria laurea, ho deciso di adire immediatamente le vie legali al fine di tutelare la mia dignità professionale e la mia immagine».
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