Messina, rettore sospeso

Nuova inchiesta, nuova sospensione: il numero uno dell’università messinese, Francesco Tomasello, ieri è stato sospeso per due mesi dalle funzioni di rettore. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Mariangela Nastasi, nell’ambito dell’inchiesta riguardante il concorso per Medicina del Lavoro al Policlinico, vinto da Umberto Bonanno (ex presidente del Consiglio Comunale di Messina in quota Forza Italia). Già l’anno scorso il professor Tomasello era stato sospeso a seguito di un’altra vicenda: la gestione di un concorso per la facoltà di Veterinaria, fatto per il quale l’8 novembre scorso è stato rinviato a giudizio davanti al tribunale.
Le intercettazioni accusano. Secondo alcune indiscrezioni l’indagine sarebbe nata da alcune intercettazioni telefoniche su Bonanno, arrestato e indagato nel procedimento ‘Oro grigio’ riguardante le presunte tangenti sulla realizzazione di un complesso edilizio. La sospensione del rettore è temporanea. Già l’anno scorso il Tomasello era stato sospeso nell’ambito della gestione di un concorso per la facoltà di Veterinaria, vicenda per la quale l’8 novembre scorso è stato rinviato a giudizio davanti al Tribunale.
La difesa contrattacca. “È una misura infondata e comunque inadeguata e sproporzionata”. Passano al contrattacco gli avvocati Carmelo Scillia e Nino Favazzo difensori del Magnifico rettore. I legali annunciano “il ricorso immediato al tribunale del riesame, contro il provvedimento di sospensione”. “La lettura del provvedimento evidenzia l’inconsistenza delle accuse mosse al professor Tomasello – dicono gli avvocati – costituite esclusivamente da intercettazioni di conversazioni tra altri intercorse e dal contenuto assolutamente neutro rispetto alla posizione del nostro assistito”.
Richieste di dimissioni. Il partito dei comunisti italiani, la Cgil e il professor Antonio Saitta ordinario di diritto Costituzionale all’università di Messina hanno chiesto le dimissioni del rettore: “Ora più che mai – afferma il professor Saitta – le dimissioni del rettore sono atto doveroso di rispetto verso tutti gli studenti ed anche verso noi professori. È evidente che la sua posizione scredita l’intero Ateneo”. Il Pdci di Messina chiede al ministro Mariastella Gelmini la rimozione del rettore, “poiché – scrive il segretario provinciale Giuseppe Bertuccelli – a quanto pare non ha alcuna intenzione di dimettersi, anzi ha assunto un atteggiamento di resistenza ad oltranza, che nuoce all’ateneo, il quale rischia di essere sottoposto per mesi ad un tiro al bersaglio non solo mass-mediatico”. Oggi infine durante il corteo della Cgil Mimmo Pantaleo segretario generale nazionale della Flc Cgil ha chiesto al rettore “di fare un passo indietro e dimettersi”.

Manuel Massimo

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