Picierno: "Molte parole, pochi fatti"

gelminicondotta.jpgIl ministro ombra delle Politiche Giovanili del Pd, Pina Picierno, chiede risposte concrete al ministro di Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini e stigmatizza le sue ultime esternazioni: “Ormai sta diventando un’abitudine: annunci e campagne mediatiche del ministro Gelmini promettono la rivoluzione copernicana per scuola e università. Poi arriva il provvedimento e – come per magia – resta tutto com’era”.
La titolare del Miur proprio ieri aveva rimarcato come “la valutazione del comportamento non può più essere separata dalla valutazione del profitto”, affermando che “gli studenti delle scuole medie e superiori che prenderanno 5 in condotta saranno bocciati”. Dunque “non basteranno più, quindi, voti alti nelle materie scolastiche per essere promossi, ma bisognerà avere un comportamento sempre corretto”.
E per arginare il bullismo nelle scuole, secondo il ministro Gelmini, occorre un giro di vite accompagnato da punizioni esemplari: “Si tratta di fenomeni ancora molto diffusi, come riportato dagli studi condotti a riguardo e dai quotidiani episodi riportati dai media. La scuola, per non venire meno al suo compito educativo, deve agire con fermezza, sanzionando chi si comporta male e valorizzando gli studenti migliori sia sul piano della formazione scolastica che su quello del comportamento”.
La Picierno boccia le affermazioni della Gelmini e sottolinea anche come dal ministro ci si aspetti notizie su nuove azioni per mettere in sicurezza gli edifici scolastici e sul reperimento delle risorse per la garanzia costituzionale del diritto allo studio.
“Il ministro Gelmini – continua la Picierno – ha occupato per mesi le pagine dei giornali parlando di ritorno della disciplina, di temibili bocciature a causa del comportamento, del fantomatico ritorno del voto di condotta. Ma il decreto ministeriale, firmato il 16 gennaio, che deve dare applicazione al voto in condotta è una semplice trasposizione degli accordi già raggiunti dal precedente governo con docenti, genitori e associazioni degli studenti nell’ambito delle misure antibullismo e della revisione dello Statuto degli Studenti”.

Manuel Massimo

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