Obama, poker di Harvard nel team

obamapensieroso.jpgHarvard: quattro professori lasciano la cattedra per andare alla Casa Bianca, chiamati per entrare nel dream team dell’amministrazione di Barack Obama. Gli studenti non ci stanno e protestano vibratamente: in primis per una questione di principio, visto che pagano fior di soldi ogni anno anche per l’eccellenza del corpo docente; e poi perché, a causa di queste defezioni, ben tre corsi del semestre primaverile sono stati cancellati, scompaginando molti piani-studi.
Nello specifico il quartetto dei big professor che ha lasciato la Kennedy School of Government è composto da John Holdren, Jeffrey Liebman, Lawrence Summers e Samantha Power. La loro “diserzione” dall’ateneo più antico e prestigioso d’America non è stata affatto ben vista dagli allievi, che hanno esternato il loro malcontento.
Che cosa andrà a fare il poker di superprof a Washington? Holdren, docente di politica ambientale, è stato chiamato come consigliere per la scienza e la tecnologia; Liebman, economista, è il nuovo vicedirettore dell’Ufficio del Budget; la Power, esperta in diritti umani e vincitrice del prestigioso premio Pulitzer, è entrata a far parte del Consiglio per la Sicurezza Nazionale. Infine Summers, già presidente di Harvard dove teneva un popolare corso sulla globalizzazione, sarà a capo del Consiglio economico della Casa Bianca .
Il presidente del consiglio degli studenti Benjamin Polk, intervistato dal giornale studentesco “Harvard Crimson” stigmatizza il comportamento dei docenti che rischia di penalizzare – non poco – il curriculum degli studenti: “Alcuni di noi sono stati costretti a optare per scelte di Serie B o che non erano la nostra prima o seconda scelta”.
La decisione di Barack Obama di puntare su un pool di esperti di Harvard – ateneo in cui peraltro si laureò magna cum laude in Giurisprudenza nel 1991 – si sta rivelando un piccolo boomerang, che però difficilmente riuscirà scalfire più di tanto il suo ascendente e la sua popolarità.
Per l’ateneo, invece, questa protesta studentesca va a completare un quadro complessivo che – negli ultimi mesi – ha assunto tinte fosche: come avevamo già anticipato qualche mese fa, la crisi finanziaria ha fortemente ridotto il maxi-fondo e per questo Harvard taglierà a breve lo staff con una serie di pre-pensionamenti. E la retta, per il prossimo anno, sarà ritoccata verso l’alto: frequentare il college costerà la tutt’altro-che-economica cifra di 50mila dollari.

Manuel Massimo

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