Palermo a dieta, stretta sui corsi

unipa.jpgL’offerta didattica dell’Università di Palermo, dal prossimo anno accademico 2009-2010, si adeguerà ai dettami contenuti nel decreto ministeriale 270 relativo allo “snellimento” dei corsi, adottando peraltro anche criteri aggiuntivi ancor più rigidi nella determinazione dei requisiti di attivazione di ciascun insegnamento. Il piano è stato approvato dal Senato accademico dell’ateneo e inviato al Miur per il via libera.
Complessivamente i corsi di laurea erano 184 nel 2007-2008 tra triennali o a ciclo unico (116) e specialistici (68), e oggi si riducono a 145: 63 triennali o a ciclo unico, 61 magistrali (gli ex specialistici). Il Senato ha deciso di attivare esclusivamente quei corsi di laurea che raggiungano un tetto minimo di iscritti (15, 30, 50, 60 iscritti a seconda del tipo di laurea) per evitare l’avvio di proposte formative sottodimensionate, rendendo prescrittiva quella che in questo momento è soltanto un’indicazione da parte del Ministero.
Il confronto, come previsto dal decreto, è tra il 2007-2008 e il 2009-2010. A dimagrire di più, dell’83 per cento, è la facoltà di Giurisprudenza, che dai 6 corsi attivati nel 2007-2008 prevede di istituire nel prossimo anno accademico un solo corso magistrale. Segue per drasticità di tagli (oltre il 45 per cento) la facoltà di Scienze politiche con 6 corsi (nel 2007-2008 ne aveva 11); poi Economia, che nel 2007-2008 aveva 13 corsi e progetta di avviarne 8 con un taglio di oltre il 38 per cento; Ingegneria (da 37 a 25), cioè il 32 per cento in meno; Scienze della formazione (da 22 a 16) con una riduzione percentuale di oltre il 27 per cento. Scienze matematiche, fisiche e naturali passa nel biennio preso in considerazione da 32 a 24 corsi (un ridimensionamento del 25 per cento), stessa percentuale di tagli per Farmacia, che si ridimensiona da 4 a 3 corsi, mentre Lettere e Filosofia passa da 23 a 21 proposte (meno 8.70 per cento). Resta inalterata l’offerta delle facoltà di Medicina, con le sue 19 proposte, e quella di Architettura: 8 corsi.
In crescita invece l’offerta didattica di Agraria, che passa dai 7 corsi del 2007-2008 agli 11 previsti nel 2009-2010, e quella della più giovane delle dodici facoltà, Scienze motorie, che prevede di istituire 3 corsi anziché 2.
Il piano è il risultato di una rigorosa verifica delle proposte elaborate dalle facoltà, condotta dal Nucleo di valutazione dell’Ateneo presieduto dal professor Alfredo Salerno, che illustra i passi successivi: “Esaurita questa prima verifica delle dotazioni e dei percorsi culturali proposti dalle facoltà nel loro complesso il Nucleo di Valutazione passerà a esaminare i requisiti di ogni singolo corso di laurea. Soltanto allora, con il via libera del Cun – il Consiglio Universitario Nazionale che è organo di consulenza del ministero – i corsi potranno essere attivati”.

Manuel Massimo

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