Quattro anni dalla firma del trattato di Kyoto e l’impegno a non essere soggetti passivi in questa promessa collettiva. La provincia di Roma diventa provincia di Kyoto. Almeno per un giorno, con l’incontro “Provincia di Kyoto. La Provincia di Roma per uno sviluppo sostenibile, insieme alla terra”, che si svolge nell’intera giornata di oggi presso il Radisson Sas es Hotel.
“Il piano di azione che oggi presentiamo – ha detto il presidente Nicola Zingaretti in apertura dei lavori – rappresenta un scelta strategica che caratterizzerà, nella concretezza dei suoi progetti, i cinque anni della nostra amministrazione. Un piano aperto, in divenire, che si arricchirà di nuove scelte e nuovi contributi e che vuole attivare nuove energia . Una nuova visione nella quale la tutela dell’ambiente non rappresenta più solo un capitolo del programma, un tema fra i tanti. Ma piuttosto, un modo complessivo di governare. Una proposta e un metodo intorno al quale uniformare l’agenda e costruire le decisioni”.
Ed è così che Roma presenta il suo piano, fatto di 7 sfide: risparmio idrico e qualità delle acque; sviluppo delle energie alternative; riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata; pianificazione territoriale; mobilità sostenibile; biodiversità e risorse forestali; amministrazione sostenibile.
Per i prossimi tre anni la Provincia metterà a sistema investimenti per oltre 400 milioni di euro. Una parte cospicua (318 milioni) sarà destinata all’ammodernamento e riqualificazione delle reti idriche, fognarie e per la depurazione. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, nel 2008 sono stati coinvolti 114mila abitanti della provincia (dai 29mila iniziali), ma l’obiettivo è raggiungere 1 milione di abitanti coinvolti (su un totale di 1,3 milioni) entro il 2011.
Tutto questo comporterà ricadute positive anche in termini occupazionali. “C’è uno studio di Ambiente Italia – ha precisato Zingaretti – che indica un obiettivo credibile 20mia posti per il prossimo triennio grazie a queste politiche e al loro indotto”.
L’evento, sponsorizzato da AceaElectrabel, ha visto la partecipazione di manager di diverse aziende (Vodafone, Ikea, oltre ad AceaElectrabel), oltre a Ira Magaziner, presidente di Clinton Climate Initiative – Fondazione Clinton e a Duccio Bianchi, direttore Ambiente Italia.
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