L'Aquila, ricostruzione "vigilata"

gru.jpgQuella di ieri è stata una giornata fondamentale per tutti coloro che sono in prima linea nell’inchiesta sul terremoto. Il capo della polizia ha incontrato il prefetto, Franco Gabrielli, il questore, Francesco Pingitore, e il capo della squadra mobile, Salvatore Gava: con il procuratore ha avuto un colloquio annunciando la costituzione di gruppo interforze nel Dipartimento della pubblica sicurezza per vigilare sulla ricostruzione.
«C’è sempre un rischio di infiltrazioni criminali quando si parla di ricostruzione – spiega Manganelli – il decreto legge che sta per entrare in vigore prevede che il prefetto dell’Aquila diventi il coordinatore delle attività di prevenzione rispetto alle infiltrazioni criminali. Si avvarrà di tutte le forze territoriali in campo, ma anche del gruppo interforze da istituire presso il mio dipartimento, della pubblica sicurezza, composto dalle forze di polizia e dalla Dia».
Secondo Manganelli, «sarà una sorta di agenzia di servizio a supporto delle strutture territoriali». «Ci sarà una diretta interlocuzione con la Procura – ha proseguito – ed è importante concordare le linee di indirizzo di questa attività antimafia. Lo stiamo facendo d’intesa con il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, con cui stiamo lavorando sin dal primo momento».
La Polizia avrà un ruolo-chiave nell’emergenza e nel post terremoto, ma è previsto anche l’arrivo di nuove forze: «Per le inchieste antimafia ci saranno tutti gli operatori, Polizia, Guardia, di Finanza, Carabinieri e Direzione Nazionale Antimafia, che serviranno a questo lavoro», conferma Manganelli. Intanto, la magistratura sta forzando i tempi sulla verifica del crollo della Casa dello Studente.
Il direttore della struttura, Luca Valente – sulla cui testimonianza gli inquirenti puntavano molto – in circa due ore di colloquio ha declinato ogni responsabilità sostenendo che non erano di sua competenza i controlli all’edificio. Ora i magistrati potrebbero sentire i costruttori. Ma non c’è solo la Casa dello Studente nel mirino: oltre alla trentina di edifici pubblici non crollati, ma che non hanno provocato vittime, ci sono altri palazzi che potrebbero essere oggetto di indagini.

Manuel Massimo

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