Il lavoro paga, ancora troppo poco

lavoroo-oooooo.jpgBasse retribuzioni, orari che sforano le dieci ore e impieghi che non pagano. Non serve terminare gli studi o ottenere l’agognata laurea per scontrarsi con una realtà che non premia: quella del lavoro.
Un problema urgente da affrontare che per un giorno è stato al centro del convegno “Il lavoro che cambia”, svoltosi martedì 26 maggio alla Sala della Regina di Palazzo Montecitorio. Il primo ad aprire i lavori e a denunciare le basse retribuzioni è stato il presidente della Camera Gianfranco Fini.
“Credo che l’urgenza di alcuni problemi sia avvertita da tutti”, ha sottolineato Fini. “Le comparazioni internazionali anche più recenti ci hanno confermato come l’Italia si collochi, purtroppo, nella fascia più bassa dei livelli retributivi fra i Paesi europei; la questione della sicurezza sui posti di lavoro rimane drammaticamente ancora aperta, soprattutto per determinate categorie maggiormente a rischio”.
Secondo il presidente l’Italia condivide “con altri grandi Paesi la necessità di orientare il nostro sistema di protezione sociale verso nuovi obiettivi facendo assegnamento su un insieme di risorse per molti versi radicalmente mutato e quantitativamente ridotto rispetto al passato”.
Non è mancato un richiamo al dettato Costituzionale, specialmente alla prima parte dove si definisce “un preciso insieme di diritti inderogabili a favore dei lavoratori. Ne ricordo due: il diritto ad una retribuzione proporzionale alla quantità e qualità del lavoro svolto e in ogni caso sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia una esistenza libera e dignitosa; il diritto che siano assicurati ai lavoratori mezzi adeguati alle loro esigenze di vita, in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione volontaria”.
Il convegno ha preso spunto dal rapporto “Il lavoro che cambia” presentato nel febbraio 2009 dalla Commissione interistituzionale di indagine sul lavoro, promossa dal Cnel con le Presidenze delle Camere e presieduta da Pierre Carniti, che ha studiato le trasformazioni che sono intervenute a seguito dei cambiamenti socio-economici, dell’introduzione di nuove tecnologie e delle riforme legislative che, negli ultimi decenni, hanno profondamente inciso sulle tematiche del lavoro.
Sono intervenuti durante il convegno il presidente della fondazione della Camera, Fausto Bertinotti, ed il presidente del Cnel, il Comitato nazionale di economia e lavoro, Antonio Marzano.

Anna Di Russo

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