Ricerca Unicam pubblicata su Nature

La rivista è una di quelle prestigiose, a carattere scientifico e con un pubblico internazionale. Nature Physics vanta di 272 pubblicazioni, ma spulciandola a fondo è difficile imbattersi in ricerche made in Italy. Così stupisce e fa crescere il nostro orgoglio che l’ultimo lavoro di tre ricercatori del dipartimento di Fisica dell’università di Camerino è stato pubblicato online lo scorso 16 agosto proprio su Nature Physics.
Pierbiagio Pieri, Andrea Perali e Giancarlo Strinati sono i tre ricercatori italiani normali, con esperienze di studio e di lavoro all’estero, che hanno deciso di lavorare nell’università italiana. Se la tendenza italiana in tema di ricerca universitaria è quella di pensare alla fuga delle migliori menti all’estero, all’università di Camerino, accade il contrario: i ricercatori producono eccellenti risultati e confermano la qualità della ricerca dell’ateneo.
Lo studio si inserisce nel contesto del lavoro sulla superconduttività e sulla superfluidità portato avanti con successo da anni dal gruppo di ricerca guidato dal professore Strinati. Raffreddati a temperature molto basse, i materiali superconduttori acquisiscono la proprietà di condurre corrente elettrica senza resistenza; i superfluidi sono invece quei liquidi quantistici che al di sotto di una certa temperatura critica sono in grado di scorrere senza alcun attrito.
Le pubblicazioni sulla rivista Nature sono, infatti, eventi piuttosto rari, perché prevedono rigorose valutazioni, mediante peer review, da parte di esperti appositamente selezionati. Vedere pubblicata la ricerca assegna quindi ancora più valore e qualità ad un lavoro svolto esclusivamente dai tre ricercatori a Camerino.
“Il nostro studio – affermano Pieri, Perali e Strinati – presenta un’interpretazione teorica di esperimenti di spettroscopia a radiofrequenza di gas fermionici ultrafreddi, che viene utilizzata come strumento di analisi delle proprietà precursori del fenomeno della superfluidità nello stato normale al di sopra della temperatura critica. Questo lavoro di ricerca – proseguono gli autori – contribuisce all’avanzamento dello stato dell’arte della fisica quantistica dei sistemi a molti corpi, quali gli atomi fermionici ultrafreddi intrappolati”.
Enorme la soddisfazione espressa anche dal rettore dell’università di Camerino, Fulvio Esposito: “Si tratta di un risultato straordinario per un sistema universitario (quello italiano) spesso giustamente accusato di essere poco attrattivo per il ‘mercato’ internazionale dei giovani ricercatori. Questo successo rappresenta una conferma per la politica dell’ateneo di investire sull’alta formazione di giovani motivati, per far sì che i migliori ‘cervelli’ restino nei nostri atenei e contribuiscano, attraverso la ricerca universitaria, allo sviluppo del nostro territorio”.

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