Lo shopping dei neuroni

shopaholic.jpgIl campo scientifico delle neuroscienze “si allea” a quello economico e delle scienze sociali, utilizzando i “neuroni specchio“. Il capo del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma , Giacomo Rizzolati, e il prof. Giampiero Lugli, preside della Facoltà di Economia dell’ateneo parmense, coordinano una ricerca sui correlati neuronali che sono alla base del processo di acquisto e consumo.
L’attivazione di tecniche di brain imaging consente l’analisi dele funzionalità cerebrali. La risonanza magnetica funzionale  “registra” la natura e l’intensità dei processi neuronali nei momenti decisionali di acquisto. Quando si mostra ad una persona l’immagine di una marca e la sua comunicazione pubblicitaria si individua l’attivazione di determinate aree del cervello e, di conseguenza, è possibile studiarne il “comportamento d’acquisto”.
Nella scelta della marche, la prima area del cervello ad attivarsi è quela emozionale e, solo successivamente, quella cognitiva, ma ancora non è stata rilevato l’impatto neuronale rispetto al tipo di marca – industriale o commerciale ed è proprio questo aspetto che verrà analizzato.
Inoltre, l’esperimento dell’Ateneo di Parma prenderà in considerazione le implicazioni neuronali di fronte al lancio di un nuovo prodotto commerciale
La realizzazione dell’esperimento avverrà in due fasi: analisi di farmaci venduti anche nei supermercati, confrontando la marca commerciale con quella industriale. In un secondo momento lo stesso tipo di confronto, si svolgerà con le merendine.
Per la realizzazione della ricerca, verranno selezionati 26 donne e 26 uomini in base a determinate caratteristiche. Oltre alla risonanza magnetica, al soggetto verrà consegnato un questionario da compilare sull’esperienza “di branding”.
Un tassello in più per una maggiore conoscenza dei nostri meccanismi decisionali di acquisto che ci consentiranno di gestire in modo consapevole “l’orientamento” alla spesa.

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