Guarda che ti passa. La comprensione dei meccanismi che regolano il dolore fa un nuovo passo in avanti. Uno studio della Fondazione Santa Lucia e dell’Università La Sapienza di Roma ha dimostrato che osservare una parte del nostro corpo sottoposta a stimolazione dolorosa induce una riduzione del dolore stesso, sia come intensità che come percezione della sua spiacevolezza.
La ricerca è stata pubblicata su The Journal of Neuroscience, rivista ufficiale della società americana di Neuroscienze. La prima linea di difesa del nostro corpo contro stimoli esterni potenzialmente dolorosi è costituita dall’attivazione di appositi recettori, particolari fibre dette nocicettori: tramite la loro attivazione selettiva è possibile studiare le possibili modulazioni del sistema dedicato all’elaborazione degli stimoli dolorosi.
I risultati ottenuti hanno indicato che una modulazione del dolore viene innescata dalla semplice osservazione del punto corporeo sottoposto a stimolazione nocicettiva. Sorprendentemente, tale effetto è risultato specifico soltanto per il proprio corpo: nessuna riduzione della sensazione di dolore si è invece registrata quando i soggetti studiati osservavano la mano di un’altra persona contemporaneamente alla stimolazione dolorosa che avveniva sulla propria.
Tutto ciò ha suggerito ai ricercatori che le terapie del dolore potrebbero avvalersi di interventi basati anche sulla modulazione cognitiva del dolore stesso e messi in atto dalla persona sofferente. In sostanza, guardare il proprio corpo in uno stato di dolore potrebbe avere importanti e strategiche applicazioni terapeutiche, attualmente basate quasi esclusivamente su interventi esterni come il trattamento farmacologico. La ricerca è stata svolta presso l’Irccs Fondazione Santa Lucia e l’Universita’ La Sapienza di Roma; l’hanno realizzata la dottoressa Viviana Betti e il professor Salvatore Maria Aglioti, con la collaborazione del professor Patrick Haggard e del dottor Matthew Longo dell’University College London. Il lavoro scientifico si e’ avvalso dei finanziamenti del ministero dell’Università e Ricerca e del ministero della Sanità.
Related Posts
Iscrizioni agli atenei online cresciute del 300% in dieci anni. Bernini: “Adesso regole uguali per tutti”
Si è insediato ieri alla Camera l'intergruppo sulle università telematiche dove nel 2023 ci sono stati oltre 236mila iscritti.
19 Aprile 2024
Proteste nelle Università, la Crui sceglie la strada del dialogo “ma l’agenda non la decide chi contesta”
La Conferenza dei Rettori approva un documento in risposta alle pesante contestazioni che si sono verificate in queste settimana all'interno degli atenei. "Optare per eventi online quando sono a rischio ma non bisogna cancellarli".
18 Aprile 2024
Bonus Università private, gli importi per il 2024 e i requisiti per ottenere la detrazione
L’agevolazione consiste in una detrazione fiscale Irpef rivolta a chi sceglie di portare avanti un percorso di studio in un ateneo non statale
18 Aprile 2024
Seduti davanti all’Università: protesta di Ultima Generazione per lo “sciopero dell’istruzione”
Protesta davanti all'ingresso dell'ateneo veneto: protagonista una studentessa di 17 anni.
16 Aprile 2024