Unimi, studenti contro il cda: "basta con le tasse fuorilegge"

Aumenti selvaggi e fuorilegge, così gli studenti dell’Università Statale di Milano chiamano la nuova manovra che ha portato ad un innalzamento delle tasse universitarie. Le tasse universitarie, infatti, secondo un rapporto distribuito dai ragazzi, sarebbero aumentate del 42,74% dal 2005 al 2010, a fronte di una diminuzione del 5% dei soldi arrivati dal Fondo di finanziamento ordinario.

Aumenti selvaggi e fuorilegge, così gli studenti dell’Università Statale di Milano chiamano la nuova manovra che ha portato ad un innalzamento delle tasse universitarie. Le tasse universitarie, infatti, secondo un rapporto distribuito dai ragazzi, sarebbero aumentate del 42,74% dal 2005 al 2010, a fronte di una diminuzione del 5% dei soldi arrivati dal Fondo di finanziamento ordinario.
Ad essere testimoni del loro malcontento il Consiglio di Amministrazione dell’Università Statale di Milano che ieri è stato sospeso dopo l’irruzione di circa 50 studenti dei collettivi che protestavano contro “l’aumento fuorilegge delle tasse universitarie”.
I ragazzi, prima dell’interruzione della riunione, hanno anche proposto una soluzione per invertire la rotta, consegnando ai professori un bollettino postale con cui devolvere il 10% dei “loro ricchi stipendi” oltre a minacciare una class action contro l’ateneo.
“Concordiamo sul dissesto economico dell’ateneo”, hanno cercato di spiegare gli studenti mentre i membri del Cda lasciavano l’aula, “ma le risposte sono diverse: loro puntano ad alzare le tasse e diminuire i servizi, noi a fare il contrario sull’esempio di Firenze dove la prima retta è stata tagliata dell’85%”. Taglio del 90% delle tasse e raddoppio dei fondi per il diritto allo studio e la ricerca è la proposta dei collettivi, da finanziare con il 10% dello stipendio dei docenti nelle fasce di retribuzione più alte, il 50% dello stipendio ottenuto dai professori con attività esterne, prepensionamento dei docenti tra i 65 e 70 anni e con il blocco delle consulenze e degli incarichi straordinari.
“Gran parte delle cose che avete detto non sono vere”: è stato il commento del rettore Enrico Decleva, che non ha voluto per il resto rispondere alle domande degli studenti, prima di sospendere la seduta.

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