Rettore Fabiani sugli scontri a Roma Tre

Il rettore Guido Fabiani dell’Università ROMA TRE, evidenzia importanti chiarimenti sugi scontri a ROMA TRE.

Il rettore Guido Fabiani dell’Università ROMA TRE, in merito alle informazioni date dalla stampa sugli scontri avvenuti nella notte del 14 aprile 2010, evidenzia importanti chiarimenti:
– gli scontri stessi sono avvenuti all’esterno dell’Università, seppure in prossimità della Facoltà di Lettere e Filosofia, abbondantemente oltre l’orario di chiusura delle strutture dell’Ateneo;
– tra i 17 denunciati per rissa aggravata solo cinque sono studenti di Roma Tre;
– l’età di una parte degli stessi denunciati (si arriva a 35 e anche a 38 anni), è di gran lunga superiore a quella media degli iscritti di Roma Tre;
– i gruppi che si sono fronteggiati sembrano rispondere unicamente alle sigle di Blocco studentesco e Centro sociale Acrobax.
In ambedue i casi si tratta di sigle che non hanno alcuna rappresentanza studentesca ufficiale all’interno dell’Ateneo e dei suoi organi di governo, e non fanno in alcun modo riferimento alla maggioranza degli studenti.
Non è corretto, quindi, e non ha alcun senso riportare la gravità dei fatti avvenuti alla responsabilità dell’Ateneo Roma Tre.
Bisogna purtroppo ritenere, invece, che sia in atto un tentativo di forzare strumentalmente l’occasione elettorale nella quale gli studenti di Roma Tre sono chiamati a dare il loro contributo responsabile alla vita universitaria, come fino ad oggi è stato.
In questo modo si intende sostituire lo scontro al confronto delle idee, le prevaricazioni al rispetto dei valori democratici, con il rischio di andare ben oltre il “territorio universitario”.
Perciò a questa minaccia è necessario rispondere con una forte ed esplicita collaborazione istituzionale tra gli Enti e le Autorità Pubbliche Territoriali e gli Atenei.
Per quanto riguarda Roma Tre si presterà la massima attenzione per garantire che le prossime elezioni studentesche si svolgano in un corretto clima di confronto. Ritengo necessario richiamare gli studenti al loro senso di responsabilità, e a chieder loro di attenersi alle regole sottoscritte.
In questo spirito si ribadisce intanto che non saranno ammesse assemblee non autorizzate, utili solo a creare le condizioni per il ripetersi di eventuali scontri.

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