Sapienza, niente aumento delle tasse ma lotta agli evasori

Come sopravvivere alla mancanza di fondi? Alla Sapienza si è scelto di combattere l’evasione e raddoppiare le tasse per i fuori corso che non aderiranno a particolari programmi. Una linea governativa che punta a non far gravare sugli studenti meritevoli il peso di una politica di contenimento della spesa pubblica.

Come sopravvivere alla mancanza di fondi? Alla Sapienza si è scelto di combattere l’evasione e raddoppiare le tasse per i fuori corso che non aderiranno a particolari programmi. Una linea governativa che punta a non far gravare sugli studenti meritevoli il peso di una politica di contenimento della spesa pubblica.
L’aumento delle tasse infatti non ci sarà. Saranno invece potenziati il sistema dei controlli soprattutto sulle dichiarazioni riferite alle prime 3 fasce ISEE. Immatricolati e iscritti dovranno infatti presentare dal prossimo anno accademico, subito dopo l’iscrizione on-line, la dichiarazione ISEE redatta da un Centro di assistenza fiscale. In caso di mancata presentazione la seconda rata sarà commisurata alla massima fascia contributiva.
È stato inoltre attivato un canale per la sottoscrizione di una convenzione con la Guardia di Finanza per un più efficace coordinamento dei controlli. A queste misure si aggiungono politiche particolari che premiano gli studenti meritevoli, come l’esonero totale dal pagamento delle tasse per gli immatricolati che abbiano conseguito il voto massimo all’esame di maturità e proseguano gli studi con una media elevata nei tempi previsti.
“La Sapienza – sottolineano dal rettorato – conferma la centralità dello studente nella politica del Rettorato attraverso una rimodulazione delle tasse che tutela soprattutto le classi di reddito medio-basse e garantisce il diritto allo studio. A tal fine l’Università non aumenterà gli importi per i redditi ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 66.000 euro, ma potenzierà i controlli sulle dichiarazioni per contrastare l’evasione. A stabilirlo il Consiglio di amministrazione dell’Università che ha appena ridefinito gli importi delle tasse e dei contributi studenteschi per l’anno accademico 2010-2011, con il consenso unanime degli studenti della Commissione tasse”.
Il nuovo piano prevede una rimodulazione delle fasce Isee che passeranno da 27 a 34, ma gli aumenti (da un minimo di 20 a un massimo di circa 400 euro) riguarderanno solo quelle superiori ai 66.000 euro, ovvero dalla 23esima fascia in su per scaglioni progressivi di 3.000 euro fino all’ultima fascia (oltre i 99.000 euro). Per le altre fasce, gli importi resteranno invariati, a parte l’incremento dell’1,5% relativo all’indice ISTAT di inflazione programmata.

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