Agraria: proteste a Palermo

Mobilatazione di docenti e ricercatori alla Facoltà di Agraria di Palermo.

L’Assemblea Generale dell’Ateneo di Palermo presso il Rettorato (con occupazione simbolica dello stesso) nell’ambito della Giornata Nazionale di mobilitazione contro il DDL sull’Università’ ha invitato tutte le componenti dell’Ateneo (docenti, precari, tecnico-amministrativi, studenti) a decidere nelle Facoltà su ulteriori forme di protesta (da aggiungere a quella già in atto di astensione dei professori e dei ricercatori da ogni compito didattico non obbligatorio per legge) tra le quali:sospensione-rinvio degli esami;iniziative specifiche di informazione agli studenti.
L’Assemblea aderisce all’Incontro Regionale che si terrà l’8 luglio a Messina.
Situazione ricercatori
I ricercatori della Facoltà che si sono riuniti il giorno 28 giugno 2010, prende atto:  – che, al momento dell’approvazione dei manifesti degli studi per l’AA 2010/11, avvenuta nei consigli di classe e interclasse a maggioranza con il voto di astensione dei ricercatori, risultano coperti per carico didattico circa il 40% degli insegnamenti dei corsi di laurea triennali e magistrali di Scienze forestali ed ambientali e di Agroingegneria, circa il 25% degli insegnamenti del corso di laurea triennale in Viticoltura ed enologia (sede Marsala) e circa il 42 % degli insegnamenti dei corsi di laurea triennali e magistrali di Scienze e Tecnologie agrarie e Organic Farming; – che il Consiglio di Facoltà del 28 giugno, in cui era all’o.d.g. l’approvazione dei manifesti degli studi, non si è potuto svolgere in quanto, in assenza dei ricercatori, non è stato raggiunto il numero legale a causa delle numerose assenze di docenti e studenti.
I ricercatori della Facoltà di Agraria ribadiscono che l’obiettivo della protesta riguarda i contenuti del DDL 1905, prossimo alla discussione in Parlamento, a cui si aggiungono gli ulteriori gravi provvedimenti della recente manovra finanziaria, e che l’indisponibilità a svolgere qualsiasi attività didattica non prevista dalla normativa vigente costituisce l’unico strumento di protesta reale ed efficace di cui si dispone. Si ribadisce inoltre che questa forma di protesta è esclusivamente uno strumento volto a richiamare l’attenzione sull’attuale situazione di disagio dell’Università Italiana.
I ricercatori della Facoltà di Agraria pertanto:
– chiedono il ritiro del DdL 1905 e modifiche sostanziali alla manovra finanziaria;
– confermano la propria indisponibilità a svolgere nel prossimo anno accademico qualsiasi attività didattica non prevista dall’art. 32 della Legge 382/80;
– chiedono che la Facoltà in futuro non inserisca i ricercatori stessi nel conteggio dei docenti per il calcolo dei requisiti necessari per l’attivazione dei corsi di studio (Circolare Ministeriale Prot. N. 160 del 04/09/2009);
– dichiarano la propria indisponibilità a far parte delle commissioni delle lauree del prossimo mese di luglio, se non relatori di laureandi e delle commissioni di esami di profittodegli insegnamenti di cui non sono titolari.
I ricercatori si riservano comunque, anche sulla base di quanto emergerà da prossime occasioni di dibattito e confronto, di attuare ulteriori forme di protesta.

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