Ho scelto Scienze Politiche perchè…

Testimonianze dei laureandi che hanno già scelto il loro percorso formativo, un input per orientarvi alla scelta universitaria.

Il Corriere dell’Università raccoglie e propone le testimonianze di studenti che hanno già fatto la loro scelta universitaria, un input per orientarvi attraverso esperienze e racconti “variopinti”, che si proiettano al futuro.

Enika Bushi
laureata in Scienze Politiche
“Sono nata a Tirana e cresciuta a Shkoder (Scutari) in Albania, fino all’età di 18 anni. Frequentando lì l’Hasan Riza Pasha Turkish College, una scuola media superiore in cui tutte le lezioni erano svolte in inglese, ho avuto anche la possibilità di apprendere per la prima volta la lingua turca e di scoprire le vicinanze e le tradizioni culturali del mio popolo Albanese con quello Turco.
Ho avuto la fortuna di crescere in un contesto linguistico multiculturale variegato, infatti, attualmente parlo cinque lingue: italiano, inglese, spagnolo, turco e albanese. Forte è stata in me la voglia di studiare presso la Sapienza Università di Roma, iscrivendomi al corso di laurea in Relazioni Internazionali della facoltà di Scienze Politiche, dove mi sono laureata con il massimo dei voti. Volevo conoscere il mondo sotto un profilo didattico ancora più vasto e la scelta della mia università mi ha dato valide conferme nel mio percorso di studi.
Mi piacerebbe moltissimo, un giorno, ritornare e lavorare per la mia nazione dove penso che ci sia bisogno di giovani preparati con tanta voglia di fare bene le cose. Essendo albanese di nazionalità e romana di adozione, mi considero una vera cittadina del mondo. Rappresentare “nel mio piccolo” la diversità attraverso il mio background culturale potrebbe essere una valida testimonianza della diversità culturale che mi appartiene, mi circonda e che mi perfeziona costantemente.
Fin da subito mi sono messa alla prova con esperienze che hanno fatto crescere il mio modo di pensare. Con una borsa di studio, erogata dal Governo Italiano, ho potuto studiare in America America, a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia. È stata una grande occasione che mi ha permesso di superare confini, allargando il mio braccio di competenze. In Italia l’istruzione e la ricerca sono ambiti fondamentali per l’avvenire dell’alta formazione, che ai giorni nostri si affolla di interrogativi sempre più incerti. Bisogna essere preparati e spingersi, anche da soli, verso forti iniziative.
Io ce la metto tutta: a Bari, in Puglia, ho fatto parte come delegata dell’Albania del “Nimociv: we global-local citizens”, un evento organizzato dal Governo Italiano, dalle Nazioni Unite e l’Unesco UN-Habitat; ho fatto parte del “GrIStuF: Greifswald International Student Festival 2010” avvenuto in Germania, dove con altri ragazzi provenienti da tutto il mondo, ho avuto modo nel workshop “Nazionalismo, Patriottismo e Razzismo” di confrontarmi direttamente con altre realtà mondiali. A Belfast, Irlanda del Nord, ho partecipato ad un training organizzato dall’Agenzia Nazionale dei Giovani Italia finanziato da una collaborazione tra il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea. A Istanbul ho partecipato al 5° Congresso Mondiale dei Giovani organizzato dal Governo Turco, “E-Genclik e Peacechild International”, come delegata dell’Albania e rappresentante dell’Italia.
“Cambiare il mondo” è sempre stata la mia prerogativa, ma sono sempre partita da me. Penso che esista un qualcosa che costantemente ogni cittadino può fare gradualmente in questo mondo. Ai miei coetanei e agli studenti, ricorderei che il mondo si poggia sopra le spalle di giganti: “noi giovani”. Nessuno è nato come un buon cittadino, nessuna nazione è nata come democrazia, entrambi sono dei processi che si evolvono nel tempo, bisogna solo mettercela tutta e farsi coraggio!”
Tiziana Petruzzelli

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