I giovani polacchi al voto

Neo Presidente in Polonia: Bronislaw Kormorowsi.Il voto dei giovani ha rappresentato un’espressione importante.

Volgiamo per un breve momento il nostro sguardo alle elezioni polacche che domenica 4 luglio 2010 (Indipendence Day per gli Stati Uniti)  hanno scelto il loro presidente. Il voto dei giovani ha rappresentato un’espressione importante della società e ha contribuito  all’esito finale.
Due candidati a confronto: Jaroslaw Kaczynski (candidato di Diritto e Giustizia nonché gemello del defunto presidente Lech, morto il 10 aprile scorso in un incidente aereo in Russia. insieme ai 99 membri  delegazione polacca si era recata per onorare le atrocità di Katyn) e Bronislaw Komorowski ( nuovo presidente della Polonia, candidato di Piattaforma civica).
Entrambi di matrice conservatrice, ma liberale e europeista, Komorowski, tradizionalista e poco incline all’Europa Kaczynski. Gli osservatori nazionali hanno rilevato una frattura culturale nel voto: il grado di istruzione ha influito notevolmente sulla scelta. Si evidenzia  una propensione per Komorowski da parte della popolazione più istruita e più coinvolta nel processo di europeizzazione.
In particolare si nota un forte elettorato giovane per il neo Presidente, (sondaggio dell’Istituto SMG/KRC per la televisione polacca TVN24): il 53,2% della popolazione che ha votato per Komorowski appartiene al gruppo di età al di sotto dei 24 anni e il 58% si colloca nella fascia di età che va dai 24 ai 34 anni. Pertanto in Polonia i giovani hanno dimostrato una partecipazione attiva e consapevole alla vita politica e sociale  polacca in cui ha vinto una visione aperta vero l’incontro con le altre culture e paesi sia da un punto di vista culturale che economico.
La partecipazione dei giovani (ovviamente i sondaggi, come in ogni paese vanno valutati nella loro dimensione di orientamento, non in senso assoluto) costituisce un elemento fondante della democrazia di ogni stato.
Noi del corriereuniv, a principio dell’anno realizzammo un’inchiesta nell’ambito degli atenei romani basato sul rapporto tra giovani e politica.
Scarsa conoscenza del mondo del diritto, politica degli scandali e del gossip e assenza di una reale trasmissione di valori civici, etici e politici.
Un paese involuto e lontano dalla loro quotidianità, tra le cause di un voto giovane, debole, confuso e disincantato. (età media dell’elettorato italiano, 50 anni).

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