Raduni: tutte le radio contro tutte le mafie

(Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola, Paolo Borsellino). Lo speciale ha ricordato il magistrato e la strage di Via D’Amelio, in onda dalle 17.00 alle 20.00 con numerosi e specifici interventi di giornalisti, magistrati e studenti impegnati in prima linea. Rita Borsellino ha affermato che la mancata partecipazione della “marcia delle agende rosse” non indica l’affievolirsi della tensione dei giovani e meno giovani nei confronti della mafia, tematica che riguarda ogni italiano dal nord a sud dello stivale. Ben si riflettono le sue pacate, ma intense parole sulla manifestazione radiofonica che ha visto gli studenti coinvolti e attenti in una netta dimostrazione di responsabilità civile, sia verso la memoria dei nostri eroi moderni, sia verso la bruciante attualità che stiamo vivendo.

(Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola, Paolo Borsellino).

Le radio universitarie di tutti gli atenei italiani si sono unite in una giornata di memoria storica nazionale: 19 luglio 1992 con un autobomba posta davanti alla casa della madre, moriva Paolo Borsellino insieme alla sua scorta. “E le radio universitarie non abbassano i microfoni, fanno della voce, ancora di più in questa circostanza, uno strumento di valore etico e di rivendicazione civile. Tutti contro le mafie: questo il leit motiv della speciale diretta, organizzata da Raduni, l’associazione nazionale degli operatori radiofonici universitari, supportato da Ustation,  il network dei media universitari italiani, in collaborazione con la federazione delle micro web tv FEMI e Altratv.tv
Lo speciale ha ricordato il magistrato e la strage di Via D’Amelio, in onda dalle 17.00 alle 20.00 con numerosi e specifici interventi di giornalisti, magistrati e studenti impegnati in prima linea. Rita Borsellino ha affermato che la mancata partecipazione della “marcia delle agende rosse” non indica l’affievolirsi della tensione dei giovani e meno giovani nei confronti della mafia, tematica che riguarda ogni italiano dal nord a sud dello stivale.  Ben si riflettono le sue pacate, ma intense parole sulla manifestazione radiofonica che ha visto gli studenti coinvolti e attenti in una netta dimostrazione di responsabilità civile,  sia verso la memoria dei nostri eroi moderni, sia verso la bruciante attualità che stiamo vivendo.
Un vera e propria macchina di comunicazione giovanile si è messa in marcia. La  diretta, è stata coordinata da RadioBue.it  dell’Università di Padova e da Libertà di Frequenza dell’Università di Palermo  in streaming su Radiobue (Padova), Ldf (Palermo), Ustation.it, RadioZammù  (Catania), Sanbaradio (Trento), Radiophonica.com (Perugia), UnicaRadio (Cagliari), Tor Vergata (Roma), FuoriAulaNetwork  (Verona), Ponteradio (Cosenza), Radio 6023 (Vercelli), Ucampus (Pavia) e anche in FM – in Veneto – sui 92.700 Mhz di Radio Cooperativa.
L’evento radiofonico si è svolto in parallelo con il corteo che da via D’Amelio è giunto  fino all’albero Falcone.
Tra gli interventi radiofonici : Rita e Salvatore Borsellino (fratelli del giudice antimafia), di Marco Travaglio, del professor Enzo Guidotto, esperto di Mafia in Veneto,  Antonio Ingroia, magistrato che faceva parte del pool di Falcone e Borsellino e che dal 2009 è procuratore aggiunto della procura distrettuale antimafia di Palermo, di Roberto Scarpinato, procuratore generale alla Corte d’Appello di Caltanissetta.”
Racconti e testimonianza a 18 anni dalla strage per non dimenticare” si legge sul  portale Ustation che ha intervistato Attilio Bolzoni, giornalista particolarmente attento alla realtà mafiosa, e al rettore di Palermo Roberto Lagalla.  Inoltre, si è trasmesso un video girato da alcuni studenti universitari nel periodo successivo al terremoto dell’Aquila e allo scandalo dei grandi appalti del G8.
“Quest’anno l’anniversario è stato segnato dalla riapertura delle indagini delle stragi e sull’attentato dell’Addaura dove Falcone niziò a morire–.  “Male erano state fatte le indagine allora e .ora dopo 20 aanni, ffiorano tutte le lacune e i depsitaggi realizzati, all’interno dello stesso stato che vennero commessi. .. Convergenze di interesse di cosa nostra e altre entità che hanno voluta la morte di Falcone e Borsellino”, tra le schiette affermazioni di Bolzoni.
Al fine di sensibilizzare e stimolare al dibattito e al confronto si sono invitati gli ascoltatori a lasciare messaggi fino a lunedì prossimo al numero: 049 8271909.

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