DDL Gelmini: passa l'emendamento peer review

Il recente vaglio del ddl Gemini del Senato della Repubblica ha visto passare un emendamento per la ricerca: la valutazione tra pari.

Il recente vaglio del decreto 1905 sulla riforma universitaria del Senato della Repubblica ha visto passare un emendamento (di durata temporale) sulla valutazione dei ricercatori, fortemente voluto dal sen. Ignazio Mariano: l’introduzione nel comitato di valutazione dei progetti di ricerca del peer review: vale a dire valutazione tra pari.
I comitati valutatori dei progetti di ricerca saranno formati per un terzo da “professionisti operanti all’estero”. La Peer review è una forma di valutazione esterna che ha l’obiettivo di sostenere l’istituzione “valutata” nel percorso per l’Assicurazione e Sviluppo qualità; viene condotta da un gruppo di esperti esterni, i Pari, a vocazione volontaria, che sono invitati ad esprimere un giudizio sulla qualità dei progetti analizzati.
Misura che dovrebbe dunque assicurare maggiore imparzialità e trasparenza di giudizio. Tuttavia non si specifica il metodo di formazione dei comitati preposti alla valutazione.
Fattori positivi di questo tipo di valutazione: il peer esterno è indipendente e non ha interessi personali nella struttura o nel processo di valutazione e inoltre possiede competenze ed esperienza nel settore. L’assegnazione del finanziamento ai singoli progetti non verrà più stabilito dai singoli dipartimenti.
Inoltre, l’emendamento precisa che “Sono altresì fatti salvi, nel rispetto, ove possibile, del principio della tecnica di valutazione tra pari, i vincoli già previsti di destinazione di quote dei suddetti stanziamenti in favore di determinati settori, ambiti di soggetti o finalità”.

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