La protesta riparte dalla SUN

I ricercatori di Medicina della SUN si rifiutano di partecipare alle commissioni per il test d’ingresso

La protesta dei ricercatori sul territorio campano inizia a dare i primi segni di risveglio dopo l’assopimento estivo.
E sono i ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia della SUN che, in linea con quanto affermato nei lunghi mesi di protesta, si sono resi indisponibili a partecipare alle commissioni e ai comitati di vigilanza delle prove di ammissione al corso di laurea dell’ateneo. La motivazione? Vigilare non fa parte del loro impegno accademico ne tantomeno dei loro compiti istituzionali. Nella nota da loro pubblicata si evince che le condizioni per cui la protesta iniziò non sono cambiate e quindi, se necessario, continueranno a manifestare il dissenso al Ddl Gelmini.
La speranza è sempre la stessa: vedere una maggiore partecipazione da parte di tutto il corpo accademico o almeno che anche le altre commissioni di controllo delle prove di ammissione di tutte le facoltà si astengano da questo compito.
A mali estremi, estremi rimedi.

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