Steeper: "l'energia" della ricerca

L’attività di ricerca a livello universitario e industriale è vitale per il miglioramento delle condizioni di vita nel nostro pianeta. Ne è diretta testimonianza la partecipazione degli atenei di Udine Bologna e Pisa, al progetto europeo Steeper (Steep subthreshold slope switches for energy efficient electronics) che studia lo sviluppo di componenti elettronici (transistori) in grado di assicurare una maggiore durata delle batterie, la cui “economicità” risulta ideale per la realizzazione di dispositivi elettronici a “zero-watt”, in condizione di stand-by.

L’attività di ricerca a livello universitario e industriale è vitale per il miglioramento delle condizioni di vita nel nostro pianeta. Ne è diretta testimonianza la partecipazione degli atenei di Udine Bologna e Pisa, al progetto europeo Steeper (Steep subthreshold slope switches for energy efficient electronics) che studia lo sviluppo di componenti elettronici (transistori) in grado di assicurare una maggiore durata delle batterie, la cui “economicità” risulta ideale per la realizzazione di dispositivi elettronici a “zero-watt”, in condizione di stand-by.
Secondo l’International Energy Agency i dispositivi elettronici attualmente rappresentano il 15% del consumo domestico di elettricità e l’energia consumata dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, così come dall’elettronica di consumo, raddoppierà entro il 2022 e triplicherà entro il 2030, fino a raggiungere i 1.700 terawatt/ora.
Particolarmente dispendiosa, poi, è la quantità di consumo in standby. Scopo del progetto europeo è proprio quello di ridurre la quantità di corrente, generata in modalità stand-by, mediante lo studio dei transistori Tunnel-FET, “La capacità di questi nuovi componenti elettrici di commutare lo stato spento e quello acceso con una limitata escursione di tensione – spiega Luca Selmi, docente di elettronica della facoltà di Ingegneria dell’Università di Udine  e coordinatore per Udine di “Steeper” – potrebbe rivelarsi una delle chiavi vincenti verso la cosiddetta “green-electronics”.
I ricercatori coinvolti non solo contano di limitare le perdite utilizzando un metodo nuovo per chiudere la valvola o il gate del transistor più efficacemente, ma anche di poter aprire e chiudere il gate in modo da ottenere la corrente massima con un numero minore di rotazioni, cioè ottenere la massima efficienza con una tensione minore.
“Steeper” è finanziato dall’Unione europea nell’ambito del VII Programma quadro 2007-2013 e oltre alla presenza dell’Università di Udine, comprende un vasto partenariato tra industrie leader nel campo dell’elettronica, quali IBM, Infineone Global Foundries, icentri di ricerca europei, tra cui la CEA-LETI e il Juelich Research Center, e illustri istituti di studi superiori, quali l’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (capofila) e l’Università di Dortmund (Germania).

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