Dopo la protesta i primi risultati

Le incessanti proteste del corpo universitario in nome del diritto al sapere stanno producendo i primi risultati. Il Governo, in commissione di bilancio, nell’ambito del maxiemendamento 1.500 al disegno di legge di stabilità ha previsto alcuni interventi sanatori nei confronti dell’università pubblica. Nel dettaglio, all’art.1 comma 30 si evince un incremento per il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) di 800 milioni di euro per l’anno 2011 e di 500 milioni di euro a decorrere dal 2012.

Le incessanti proteste del corpo universitario in nome del diritto al sapere stanno producendo i primi risultati.
Il Governo, in commissione di bilancio, nell’ambito del maxiemendamento 1.500 al disegno di legge di stabilità ha previsto alcuni interventi sanatori nei confronti dell’università pubblica. Nel dettaglio, all’art.1 comma 30 si evince un incremento per il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) di 800 milioni di euro per l’anno 2011 e di 500 milioni di euro a decorrere dal 2012. Un primo risultato che di certo non risolverà la situazione di disagio di quest’ultimo anno ma che è l’inizio di un principio di intervento. Il Ministro, a seguito delle due giornate di mobilitazione nazionale dell’Unione degli Universitari (a cui ha preso parte anche il Premio Nobel Dario Fo) ha riconosciuto i tagli che gli studenti lamentavano garantendo poi 100 milioni di euro al fondo per le borse di studio portandolo da 25 milioni a 125 milioni di euro.
L’intervento, seppur rappresenti un attimo di respiro in questa condizione, non potrà certamente coprire la totalità delle borse di studio e per queste ragioni il prossimo mercoledì 17 novembre l’UDU scenderà in piazza per chiedere al Governo di porre l’università e il diritto al sapere al centro della politica.

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