Il ddl Gelmini si arresta e le proteste dilagano

Arrivato il giorno del D-Day in merito all’approvazione del ddl Gelmini alla Camera. Le vie di Roma si sono affollate di cortei di liceali, studenti universitaria, docenti e ricercatori fin dalla mattina.


Arrivato il giorno del D-Day in merito all’approvazione del ddl Gelmini alla Camera. Le vie di Roma si sono affollate di cortei di liceali, studenti universitari, docenti e ricercatori fin dalla mattina. Le condizioni atmosferiche non incidono sul flusso dei manifestanti che scorre interrottamente da piazzale Aldo Moro fino ad arrivare a Montecitorio.

In accordo con la mobilitazione romana, manifestazioni in Italia e oltre confine. Sono saliti sul tetto del CNR in Svizzera, ricercatori italiani e il gruppo Facebook studenti Erasmus contro la riforma si sta allargando a macchia d’olio. L’Università di Firenze ha sospeso le lezioni, proclamando oggi una“giornata di riflessione”. La Normale di Pisa è stata occupata. Alla Camera continuano le tensioni, la “Gelmini dichiara lo stanziamento di un 1 miliardo per il 2011. L’opposizione si interroga sulla fattibilità di quanto enunciato dal Ministro. I deputati di Futuro e Libertà, al momento hanno mandato giù il decreto.

I ricercatori della Rete del 29 aprile invitano chiunque condivida la protesta, a scattare una foto o a girare un breve video con il cellulare, da soli o con gli amici, i figli, i colleghi, da mandare all’indirizzo [email protected], o da postare sulla pagina di Facebook di.unito.it/5minutiperluniversita.

Circa 200 studenti delle facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche e del polo umanistico dell’ateneo di Bari hanno occupato il ponte di corso Cavour, nel centro cittadino. A Torino da questa mattina ricercatori e professori dell’Università di Torino si sono ritrovati in piazza per seguire in diretta la discussione in Parlamento del ddl Gelmini.

Un universo in movimento per una giornata presa a simbolo della rivolta accademica.

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