Miur, varati i criteri minimi per gli alloggi studenteschi

Potete dire addio a stanze anguste, senza finestra e non sempre a norma di legge. Il Miur ha varato recentemente un decreto (è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 28 aprile) sui criteri minimi per gli alloggi studenteschi: almeno 11 metri quadrati per una camera singola, 16 per una doppia e bagno condivisibile fino a un massimo di tre posti alloggi. Requisiti che devono essere rispettati per i nuovi edifici o per la manutenzione straordinaria, il recupero o la ristrutturazione di edifici esistenti.

Il provvedimento, che dispone pure le tipologie di cucine, mense, sale studio, spazi internet e lavanderie-stirerie, indica poi quali criteri devono essere rispettati negli interventi di edilizia residenziale. I nuovi edifici devono tener conto dei principi di salvaguardia ambientale «anche in assenza di indicazioni negli strumenti urbanistici e nei regolamenti edilizi».

Devono essere adottate quindi soluzioni per limitare i consumi di energia, ricorrendo quando possibile a fonti energetiche rinnovabili, e nelle nuove costruzioni vanno utilizzati materiali a basso impatto ambientale, «orientati possibilmente nell’ottica del riciclo e del riutilizzo». La dislocazione delle residenze per studenti, inoltre – stabilisce il decreto – deve tener conto della facile raggiungibilità delle sedi universitarie e dei servizi che possono maggiormente interessare gli studenti. A questo fine devono essere considerate le distanze percorribili a piedi o in bicicletta e la vicinanza alle fermate dei mezzi di trasporto pubblico cittadino.

Fonte: Ansa

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