Nasce la piazza educativa

Siamo giovani e meno giovani e abbiamo nel cuore un sogno: quello di poter lavorare come educatori e come pedagogisti.

Siamo giovani e meno giovani e abbiamo nel cuore un sogno: quello di poter lavorare come educatori e come pedagogisti. Esatto “un sogno”, perché oggi, in questi anni nei quali viviamo, in questo nostro tempo nel quale ci è dato di vivere, poter svolgere la professione per la quale si è studiato con tanta fatica e impegno diventa a tratti quasi un’utopia, quasi una remota possibilità schiacciata da un mercato del lavoro che ci sta dimenticando e da una società e una classe dirigente che, pare, non comprendono la necessità primaria dell’educativo come base per un ambiente sociale sempre più vivibile e sostenibile.

Siamo giovani con una passione nel cuore: quella di poter spendere le competenze acquisite durante gli studi nel proprio impegno lavorativo, nei settori che amiamo e che corrispondono alle nostre aspirazioni più profonde e sincere.
Ci siamo stancati di guardare in silenzio molti nostri colleghi passare da un contratto all’altro di appena sei mesi, sottopagati e sottoccupati, costretti a svolgere mansioni che non gli competono e impossibilitati, il più delle volte, a fare un vero lavoro educativo come quello che hanno imparato durante gli anni di università. Non vogliamo più essere passivi di fronte allo smantellamento progressivo dei servizi educativi sia per quanto riguarda il territorio sia per quando riguarda tutte quelle forme di disagio sociale che affliggono le nostre città.
Siamo consapevoli che occorre svegliarsi da un torpore che da troppo tempo ci ha visti addormentati, ignari di quello che ci stava accadendo intorno e che, adesso, ci vede impreparati e spaesati.

La PiazzaEducativa è un movimento che nasce da queste perplessità; è una rete che abbiamo voluto chiamare “piazza” perché vogliamo sia il punto di ritrovo di tutti noi lavoratori e studenti nel campo pedagogico-educativo che riconosciamo avere le stesse problematiche e le stesse difficoltà ma anche, e sopratutto, la stessa forte passione che ci spinge a lottare, con tenacia e con coraggio, per raggiungere quel sogno che abbiamo nel cuore che non vogliamo sia solo utopia ma che, crediamo, debba essere una concreta realtà: lavorare come educatori e pedagogisti!

La PiazzaEducativa nasce dal basso, dalla proposta lanciata da un gruppo di studenti di Bologna della Facoltà di Scienze della Formazione che si è incontrata con il movimento che stava nascendo all’interno dell’Università di Palermo. Queste due realtà prima parallele, lavorando con la solita passione che ci caratterizza, si sono unite intorno ad un manifesto che abbiamo chiamato “il manifesto della rete nazionale La PiazzaEducativa” che lancia i punti per i quali questo movimento si vuole spendere e gli obiettivi che vuole raggiungere con tutta la forza che gli è propria, coinvolgendo sempre più persone e realtà.
Dopo sei mesi di attività le piazze si sono moltiplicate e sono nati gruppi anche nelle Marche, Salerno, Perugia, Rimini, Cesena e in Abruzzo oltre che quelli di Bologna e Palermo coinvolgendo molti studenti e lavoratori.

Oggi abbiamo concluso il primo meeting nazionale del movimento: con tutti i portavoce delle diverse “piazze” ci siamo ritrovati a Bologna per aggiornare il nostro manifesto ed elaborare uno statuto unitario. Da questo incontro, oltre ad aver rafforzato un rapporto e un’amicizia nata grazie ad internet, lanciamo gli obiettivi e gli scopi aggiornati e condivisi della nostra lotta:

I. Promuovere e valorizzare le figure professionali dell’educatore e del pedagogista;

II. Definizione di un percorso formativo per la creazione di un unico profilo professionale per educatore;

III. Migliorare l’offerta formativa fornendo tecniche, strumenti e metodologie per rendere più spendibile la figura del pedagogista nel mercato del lavoro;

IV. Individuazione di nuove prospettive e sbocchi occupazionali degli educatori e dei pedagogisti;

V. Rimettere al centro la cultura pedagogico-educativa rispetto alla sanitarizzazione dei servizi;

VI. Richiedere alle Regioni l’elaborazione di criteri di accreditamento per il privato-sociale specificando la necessità che i servizi siano erogati da personale laureato in ambito educativo;

VII. Creazione di un sistema di rete e di collaborazione fra lavoratori, studenti e associazioni in ambito educativo.

Consapevoli che molto occorre ancora fare e che questo primo incontro nazionale è solo l’inizio della rivendicazione per il riconoscimento culturale dell’educatore e del pedagogista ci diamo appuntamento al prossimo meeting che faremo fra qualche mese e nel frattempo ogni “piazza” si impegnerà ad allargare il proprio gruppo e a coinvolgere tutte le realtà che si muovono all’interno del mondo dell’educazione nel territorio per fare fronte comune e raggiungere gli obiettivi proposti.

Il futuro ci attende e non arriverà mai se non lo costruiamo noi che dovremo viverci e questo futuro non avrà mai una fisionomia a noi familiare e amica se non saremo noi in prima linea a definirne le fondamenta ed il nostro tempo è adesso!.

Il Coordinamento Nazionale del Movimento “La Piazza Educativa”

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3 comments
  1. Ciao Alessandra,
    per aderire al movimento e partecipare attivamente puoi seguirci su facebook. Lì troverai i gruppi delle diverse piazze italiane attualmente esistenti ed iscriverti a quello della città o della regione da cui provieni.A breve avremo il sito ed il forum attraverso cui sarà possibile conoscere le nostre iniziative in maniera più agevole e attraverso cui speriamo di ricevere suggerimenti e proposte da tutti coloro che sono interessati a collaborare con noi e a creare nuove piazze nelle città/regioni che non ne hanno ancora una.

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