Promossi o bocciati? Arriva la pagella degli insegnanti

Se da bambini, l’incubo peggiore era  portare la pagella ai genitori, ora da adulti, a chi porteremo la nuova pagella degli insegnanti? Un provvedimento di cui aveva parlato più volte il ministro Mariastella Gelmini ed evocato  nei decenni passati di riforme scolastiche e universitarie, è ora diventato realtà,  presso l’Università di Padova, anche se entrerà in vigore tra due anni. Progetti simili, si sono già verificati negli atenei nostrani.

Il Senato accademico ha approvato una delibera che prevede la pubblicazione delle valutazioni di ogni docente da parte degli studenti che seguono il rispettivo corso di studi. In caso di valutazione negativa, se il docente è interno, si prevede che possa essere proposto per un diverso impegno didattico e non sia comunque rilasciato il nullaosta per incarichi esterni di didattica o ricerca.

Allo stesso modo, la presenza di persistenti valutazioni positive costituirà titolo preferenziale nelle graduatorie per l’assegnazione di incarichi retribuiti all’interno e all’esterno della Facoltà.

Favorevole, l’Unione degli universitari di Padova che dichiara: «E’ una conquista che avvicina il nostro Ateneo ai modelli internazionali, ma soprattutto consente a tutti gli studenti di sentirsi parte di un processo valutativo volto a garantire una didattica sempre migliore e sempre più partecipata».

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