Più autonomia ai giovani

La parola chiave e’ autonomia, quella dei giovani, per ‘ridare’ loro un futuro sulla base del merito, sia nello studio sia nel lavoro. Parte da lontano il progetto regionale ‘Giovani si” che il presidente della Toscana Enrico Rossi aveva iniziato a delineare gia’ nella fase della campagna elettorale e che in questi mesi e’ entrato nel vivo.

E’ stato cosi’ varato un piano da oltre 300 milioni di euro in tre anni, per sostenere i giovani attraverso contributi all’affitto, retribuzione per stage o tirocini, prestiti d’onore, raddoppio dei posti del servizio civile e un migliore accesso al credito.

Lavoro, casa e formazione sono i punti focali del progetto. Ispirata a modelli avanzati e gia’ sperimentati da tempo in altri Paesi d’Europa, l’iniziativa, innovativa per l’Italia, rappresenta una vera e propria missione politica, nuova, della Regione; e non si tratta solo di misure ad hoc, ma di un intervento organico e strutturato. E questo anche perche’ per il presidente Rossi ”i giovani non sono un problema”, ma la ”risposta ai problemi della Toscana”. Attraverso ‘Giovani si” i ragazzi ”non sono piu’ soggetti solo da assistere – sottolinea Rossi -, ma diventano una risorsa su cui investire”.

Il progetto si articola intorno a specifiche azioni di sistema e strumenti per la valorizzazione del merito, garantendo un reale diritto allo studio, una formazione professionalizzante, un’esperienza di servizio civile regionale, prestiti d’onore per ulteriori forme di specializzazione. Sono stati avviati interventi per stage e tirocini retribuiti (400 euro al mese), per favorire l‘ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e delle professioni attraverso l’accesso agevolato al credito e al microcredito, il sostegno all’avviamento di attivita’ economiche, oltre ad una effettiva emancipazione attraverso i contributi per l’affitto (da 150 a 350 euro). ‘Giovani si”, dunque, si presenta come un vero e proprio pacchetto di opportunita’ per il futuro dei giovani: un progetto di livello europeo, finanziato da risorse regionali, nazionali e comunitarie, integrabile anche da ulteriori fondi di enti locali e soggetti pubblici e privati.

Ad animare, quotidianamente, ‘Giovani si” contribuisce un gruppo di giovani, molti dei quali in servizio civile, con sede in un ufficio open-space al piano terra del palazzo della presidenza regionale in piazza Duomo: gestiscono le mail, il sito web, il blog, la pagina Facebook e le chiamate al numero verde 800.098.719. In pochi mesi sono arrivate oltre 5 mila telefonate e piu’ di 4 mila sono state le email. Il sito ha avuto piu’ di 150 mila visite, 10000 solo il blog; migliaia invece i contatti tramite Facebook.

”A differenza di altri Paesi europei – afferma il governatore Rossi – l’Italia non ha un welfare per i giovani: noi cerchiamo di costruirlo. I giovani toscani hanno diritto ad una vera speranza per il futuro. Un cambiamento profondo della condizione giovanile puo’ derivare solo da un cambiamento generale nella politica, nell’economia e nella cultura di tutto il nostro Paese. La Toscana vuole dare un contributo significativo a questo cambiamento”.

fonte: ANSA

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