Il rettore dell’Aquila alla Crui, troppe distorture con la consultazione on line

Riportiamo la lettera di Ferdinando di Orio, rettore dell’Università dell’Aquila, al Presidente della CRUI sull’abolizione del valore legale del titolo di studio.

Riportiamo la lettera di Ferdinando di Orio, rettore dell’Università dell’Aquila, al Presidente della CRUI sull’abolizione del valore legale del titolo di studio.

 Caro Presidente,

la consultazione pubblica sul valore legale del titolo di studio sta suscitando molte polemiche nel Paese.

Oltre al merito della questione, non poche perplessita’ sta suscitando anche la scelta di una metodologia – quella della consultazione telematica – apparentemente in grado di garantire la partecipazione della cittadinanza ad una decisione su un tema così delicato, ma che rischia di prestare il fianco a non ingiustificate critiche in considerazione della sua novita’ nello svolgimento della vita democratica nel nostro Paese e della conseguente impreparazione da parte dei cittadini a cogliere tale opportunita’.

Da parte mia, sono convinto che il pur legittimo appello diretto ai cittadini, non puo’ esimere la CRUI da un confronto approfondito su un tema che coinvolge pienamente tutto il sistema universitario nazionale, rischiando di stravolgerne gli assetti nazionali e gli equilibri gia’ di per sé precari, soprattutto in questo momento di attuazione della riforma Gelmini.

La CRUI, a mio avviso, non puo’ sottrarsi ad un dibattito aperto e trasparente su questo tema che non e’ neutro rispetto alle prospettive del sistema universitario nazionale e dello stesso mercato del lavoro.

E’ un obbligo istituzionale che abbiamo nei confronti dei tanti studenti universitari che non comprendono la reale necessita’ dell’abolizione di una delle ultime garanzie rimaste dal punto di vista professionale e, in particolare, per tutti quei giovani che potrebbero trovare in tale decisione una ragione in piu’ per non iscriversi all’Universita’, aggravando cosi’ il triste primato che il nostro Paese vanta nel contesto europeo rispetto al numero di studenti iscritti all’Universita’ e al numero dei laureati, con valori molto lontani dai target di Lisbona, ribaditi da Europa 2020.

Per tali motivi, ti chiedo di porre all’ordine del giorno della prossima assemblea CRUI un punto specifico su questa delicata questione.

Nel ringraziarti per l’attenzione, colgo l’occasione per salutarti con viva cordialita’.

Ferdinando di Orio

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