Federico II, 100mila iscritti ma 1 su 5 falsifica i redditi

Dopo il caso dei falsi redditi all’università Federico II di Napoli e l’appello del rettore agli studenti, si inizia a quantificare la truffa ai danni dello Stato.

Dopo il caso dei falsi redditi all’università Federico II di Napoli e l’appello del rettore, Massimo Marrelli, agli studenti, si inizia a quantificare la truffa ai danni dello Stato. Su circa 100mila iscritti all’ateneo la metà, sottolinea l’agenzia di informazione TMNews «rientra nelle prime cinque fasce di reddito che arrivano a circa 550 euro all’anno».

E’ stato uno studente su cinque a falsificare i redditi per pagare il minimo delle tasse universitari. Uno studente partenopeo ha anche spiegato lo stratagemma utilizzato. «Semplicemente si mettono come residenza a casa di qualche parente, – ha raccontato all’agenzia – magari una persona anziana sola con basso reddito. Così compaiono nel loro stato di famiglia, non c’è bisogno di dare spiegazioni per questo cambio, e così uno paga di meno secondo quella fascia di reddito».

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