La Regione Lazio aiuta le famiglie con il progetto SAP

La Regione Lazio vuole incentivare la formazione e l’assunzione di personale che si occupi di servizi socio sanitari, in particolare quelli dedicati agli anziani. E lo fa attraverso il progetto SAP (servizi alla persona) mettendo sul piatto un finanziamento di 2 milioni e 700 mila euro cofinanziato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali.

L’idea è quella di qualificare e collocare i cosiddetti “Assistenti Familiari” e “Badanti” per migliorare così la qualità della vita di tanti anziani costretti fra le mura domestiche per vecchiaia o peggio ancora, per malattia.

L’assessore al lavoro della Regione Lazio, Mariella Zezza, promotrice dell’iniziativa, ha sottolineato durante la conferenza di presentazione del progetto, che lo stesso “si occupa unitamente delle famiglie e del lavoro”. Il ragionamento che fa l’assessore parte dall’assunto che nei prossimi anni, visto anche l’invecchiamento progressivo della popolazione, le famiglie saranno costrette ad assumere un numero importante di assistenti familiari, e dunque si porranno come dei veri e propri datori di lavoro. Importante anche il dato sociologico, visto che la qualità della vita degli assistiti può migliorare enormemente se chi se ne occupa è adeguatamente qualificato.

Il professor Aldo Morrone dell’ospedale san Camillo Forlanini di Roma, dove partirà la sperimentazione del progetto, si è detto entusiasta dell’iniziativa ed ha sottolineato l’importanza della formazione di soggetti che troppo spesso lavorano nelle famiglie senza adeguate conoscenza e competenze. “Quanto è importante conoscere la differenza di trattamento delle varie malattie? E ancora, la conoscenza della lingua?”
Non ha voluto mancare l’evento la presidente Renata Polverini che ha messo anche del personale nel suo emozionato intervento, ricordando l’assistenza e la presenza rassicurante della famiglia nei momenti di difficoltà dei propri cari e quindi di quanto sia importante un progetto come Sap, che apre scenari di qualità.

Durante la conferenza cui hanno preso parte anche Natale Forlani, direttore generale dell’immigrazione e delle politiche dell’integrazione del ministero del lavoro e Paolo Reboani presidente di Italia Lavoro, c’è stato spazio anche per la presentazione del libro dei talenti under 35 della regione Lazio. Un’iniziativa editoriale per presentare ai giovani e all’opinione pubblica, tanti casi positivi di ragazzi che si sono dati da fare e che hanno trovato uno sbocco occupazionale al netto della crisi.

In sala le testimonianze di Matteo Achilli, ventenne, inventore del sito Egomnia, miglior start up dell’anno e di Monica Archibugi che con il suo sito “Le Cicogne” offre baby sitter alle famiglie e probabilmente in futuro anche “assistenti familiari”.

“Dobbiamo guardare al futuro con ottimismo e abbiamo tutte le energie per reagire ed innovare” ha dichiarato l’assessore Zezza alla fine di una giornata densa di contenuti e di aspettative.

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