Merito, a che punto è la riforma

«Gli interventi sul merito saranno complementari a quelli sulla scuola e sull’università». Francesco Profumo in questi giorni sta cercando di riportare l’attenzione della stampa e dei media un po’ più sui dati e un po’ meno sulle sensazioni.

«Gli interventi sul merito saranno complementari a quelli sulla scuola e sull’università». Francesco Profumo in questi giorni sta cercando di riportare l’attenzione della stampa e dei media un po’ più sui dati e un po’ meno sulle sensazioni. Per questo il ministro ha sottolineato che «la bozza di decreto contenente norme sulla scuola, università e ricerca che è circolata in questi giorni non ha nulla a che vedere con la soluzione» 

Ad augurarselo sono in molti, perché il pacchetto merito ha già molti detrattori. Tra i primi ad aprire un dibattito sulle pagine di Repubblica è stato Alberto Asor Rosa, che ha invitato ad una «riflessione sul significato di merito e sul senso stesso della competizione nel processo formativo». Il suggerimento che viene dato è quello di seguire di meno il criterio economico di monetizzare il valore e di puntare a ridurre drasticamente il numero di abbandoni.

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