Brescia, uso di psicofarmaci tra gli adolescenti

Dati poco incoraggianti quelli diffusi qualche giorno fa dall’associazione «Il Calabrone», cooperativa sociale a cui il Comune di Brescia ha affidato l’incarico di svolgere un’indagine sul consumo di farmaci tra gli adolescenti. Pare proprio che tranquillanti, sedativi e psicofarmaci in genere non siano proprio un mondo sconosciuto per gli under 18.

Dati poco incoraggianti quelli diffusi qualche giorno fa dall’associazione «Il Calabrone», cooperativa sociale a cui il Comune di Brescia ha affidato l’incarico di svolgere un’indagine sul consumo di farmaci tra gli adolescenti. Pare proprio che tranquillanti, sedativi e psicofarmaci in genere non siano proprio un mondo sconosciuto per gli under 18.

Un ragazzo su dieci in provincia di Brescia ha fatto uso di psicofarmaci almeno una volta. Si parla di un 10,7% per le ragazze e 7,5% per i ragazzi.

Il campione di studenti analizzato va dai 17 ai 18 anni, questi giovani hanno compilato un test anonimo che ha fatto luce su stress, disagi a scuola e mal di testa lancinanti. Il 37% dei ragazzi e il 22% delle ragazze ha dichiarato di sentirsi infelice e depresso, da qui deriva anche un consumo di alcool sempre meno controllato e in alcuni casi anche di cannabis.

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