Cosa si aspettano i giovani dall’università?

Sono sempre tante le aspettative quando si inizia un nuovo percorso ed in particolar modo l’ingresso in università ha sempre rappresentato uno spartiacque tra l’adolescenza e la maturità. Si viene improvvisamente catapultati in un mondo di nuove consapevolezze, di decisioni senza la supervisione dei professori e dei genitori, un panorama tutto nuovo per i giovani ancora così inesperti

Sono sempre tante le aspettative quando si inizia un nuovo percorso ed in particolar modo l’ingresso in università ha sempre rappresentato uno spartiacque tra l’adolescenza e la maturità. Si viene improvvisamente catapultati in un mondo di nuove consapevolezze, di decisioni senza la supervisione dei professori e dei genitori, un panorama tutto nuovo per i giovani ancora così inesperti. Se da una parte l’università fornisce competenze, dall’altra stimola il giovane ad auto educarsi e a relazionarsi con se stesso e con gli altri. Ma cosa si aspettano i futuri studenti dall’università? Al Corriere dell’Università le aspettative dei diplomati.

Claudia, diplomata al liceo classico
“Andrò a studiare comunicazione. Il mio sogno è diventare autrice di un programma tv e quindi mi aspetto che all’università mi vengano insegnate tutte le cose utili per fare questo lavoro”

Mario, diplomato al liceo scientifico
“Prima di decidere se iscrivermi a scienze politiche ho ragionato tantissimo perché vedo mio fratello laureato ma senza lavoro. Non lo so perché ma ho pensato che avere la laurea mi avrebbe dato qualche speranza in più. Spero che le cose cambieranno almeno per noi che siamo giovanissimi e abbiamo ancora molto da fare”

Michaela, diplomata in ragioneria
“Ero molto indecisa tra economia e giurisprudenza, alla fine ho deciso economia perché vorrei diventare una commercialista. Dall’università mi aspetto di trovare presto lavoro. Sono la più piccola della famiglia e mia sorella trova sempre difficoltà perché non ha voluto laurearsi allora credo di avere qualche possibilità in più con gli studi”

Dario, diplomato al liceo linguistico
“Spero che all’università mi insegneranno ancor meglio le lingue che ho fatto a scuola perché vorrei fare l’interprete di qualche grande personaggio dello sport. Oggi senza raccomandazioni non si fa niente e allora devi essere proprio bravo per farti notare. Io studio tantissimo e spero di non subire ingiustizie”

Alessio Nicola, diplomato al liceo scientifico
“Io andrò a medicina, anzi per ora vado a fare il test d’ingresso e sono molto preoccupato. Mi aspetto che l’università mi faccia diventare un bravo medico e soprattutto che mi insegni cose nuove perché noi giovani siamo il futuro e quindi dovremmo sapere di più rispetto a un dottore che oggi ha 60 anni”

Vanessa, diplomata all’istituto tecnico per geometri
“Diciamo che non è proprio una mia scelta quella di andare all’università. I miei genitori mi hanno convinta dopo parecchie litigate a case. Farò architettura ma già so che parto con il piede sbagliato perché in fin dei conti non ci vorrei andare. A questo punto non mi resta che sperare che le materie e i professori mi facciano appassionare”

Gianpiero, diplomato in ragioneria
“Mi è sempre piaciuto il diritto quindi non ho mai avuto dubbi sullo studio futuro. Giurisprudenza è la facoltà che fa per me e sono sicuro che imparerò moltissime cose. Mia sorella e anche i miei cugini hanno studiato giurisprudenza e hanno subito trovato lavoro quindi credo proprio che l’università dà tanto”

Bianca, diplomata al liceo linguistico
“Ho scelto di studiare il giapponese perché so che è una delle lingue che nei prossimi anni sarà fondamentale. Mi aspetto di imparare così bene la lingua da trovare subito un posto di lavoro che mi permetterà di andare a vivere da sola in Giappone”

Livio, diplomato all’istituto alberghiero
“Ci ho messo davvero un sacco a scegliere la facoltà giusta però ora sono sicuro che farò economia e commercio. Dopo aver imparato a cucinare voglio imparare anche le materie che possono farmi diventare manager di un ristorante”

Francesca, diplomata all’istituto professionale industria e artigianato
“Mamma fa l’avvocato e vorrebbe farmi prendere la sua strada ma io voglio studiare moda quindi spero di convincerla perché vorrei trasferirmi. Mi aspetto di studiare cose interessanti e soprattutto spero di non restare delusa”

Lo sapevate che… Non tutti quelli che si iscrivono ad un corso di laurea triennale portano al termine gli studi. In base ad un’indagine condotta dall’Istat in riferimento all’anno accademico 2009-2010 l’abbandono dello studio è elevatissimo. Inoltre più di 50 laureati su 100 raggiungiono il traguardo fuori corso.

Martina Gaudino

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