Spending review: a rischio la stazione Anton Dohrn

La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli oltre a perdere l’autonomia potrà essere ridimensionata o annullata del tutto.

Nell’ambito del decreto sulla spending review a rischiare la soppressione c’è la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli che oltre a perdere l’autonomia potrà essere ridimensionata o annullata del tutto. Esempio di ricerca nel Mezzogiorno, fu fondata nel 1872 da Anton Dohrn e fu il primo istituto di ricerca al mondo ad occuparsi totalmente ed esclusivamente di biologia marina.

Enrico Alleva, Presidente dell’ente, ha inviato una lettera a Napolitano. In un punto si legge: “La soppressione della Stazione Zoologica nella sua forma attuale significherebbe la sparizione dell’unico Ente di Ricerca pubblico del Mezzogiorno, un ostacolo allo sviluppo dell’EMBRC e quindi un danno considerevole per Napoli, la Campania e il Mezzogiorno in generale, oltre che per la visibilità del nostro Paese. Inoltre, la cancellazione di un’Istituzione che rappresenta un pezzo della storia della biologia moderna provocherebbe certamente sorpresa e le più vive reazioni nella Comunità Scientifica Internazionale. Siamo consapevoli del momento difficile che vive il nostro Paese e la Comunità internazionale e siamo pronti a contribuire al superamento delle difficoltà nelle forme che ci saranno indicate”.

Il Presidente del Gruppo “Napoli è tuaVittorio Vasquez ha commentato: “In merito alle notizie apparse oggi sui quotidiani relative alla paventata chiusura della Stazione Zoologica “Anton Dohrn”, seppure nella forma di un ridimensionamento del ruolo e della funzione con il presunto accorpamento con il CNR, l’Assemblea dei Consiglieri comunali, dei Consiglieri di Municipalità e dei simpatizzanti della lista civica “Napoli è tua” intende manifestare quanto segue: la politica dei tagli indiscriminati alla cultura italiana è inaccettabile e tentare di porre fine alla centenaria storia della Stazione Zoologica di Napoli è uno schiaffo ad una delle istituzioni scientifiche italiane più importanti e riconosciute al mondo, principale espressione dell’eccellenza della cultura e della scienza italiane. La Stazione Zoologica, situata tra l’altro nella Villa comunale a due passi dal mare e dal nuovo lungomare, effettua ricerche nel campo della biologia marina dal 1872 ed ha formato centinaia di giovani scienziati, napoletani e non. Il previsto e peraltro tutto da decifrare accorpamento con il CNR odora in modo sgradevole di velata soppressione e di molto meno velato taglio di fondi per la ricerca. Un Paese che smette di puntare sulla ricerca scientifica e sullo sviluppo di una politica culturale seria sarà pure, nei prossimi anni, un Paese con i conti a posto ma a quel punto sarà una Nazione senza speranza.
Invitiamo pertanto il Governo a voler rivedere questa infausta decisione e di procedere si ai necessari tagli ma senza quella scure che il Presidente Monti diceva di non voler usare. Detto appello deve valere non solo per la città di Napoli e le sue eccellenze ma per tutto il settore della ricerca scientifica e della cultura, argomenti portanti della identità di un popolo e unica garanzia di un futuro in crescita
“.

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