“Ecco perché ho scelto l’Italia”

“La tradizione storica italiana? Forse ha influito sulla mia decisione, ma non è stato il motivo principale”. Joshua, 22 anni, inglese, dopo aver già frequentato il liceo in Italia ha deciso di continuare a studiare all’estero.

UNO STUDENTE INGLESE

“La tradizione storica italiana? Forse ha influito sulla mia decisione, ma non è stato il motivo principale”. Joshua, 22 anni, inglese, dopo aver già frequentato il liceo in Italia ha deciso di continuare a studiare all’estero.

Aveva preso in considerazione anche il Belgio, ma la decisione finale è caduta sull’Università per Stranieri di Siena. Con quella di Perugia è uno dei due atenei statali “pensati” fin dall’origine per gli studenti in arrivo da oltre confine, ma che accettano anche iscritti italiani, e qui Joshua frequenta il secondo anno del corso di laurea in “Mediazione linguistica”, ambito “turistico-imprenditoriale”. Una doppia scelta – di ateneo e di indirizzo – dettata soprattutto da un desiderio: “Volevo immergermi in una cultura diversa, ma con la possibilità di conoscerne altre e non limitare la mia esperienza”. Importate in questo senso è stata, per Joshua – oltre alla presenza di insegnanti di madrelingua straniera – proprio la possibilità di confrontarsi con coetanei di altri Paesi, organizzando “scambi linguistici”: ad esempio, spiega, “un italiano che sta studiando lo spagnolo o il cinese, può fare una o due ore di conversazione con uno spagnolo o un cinese che studia l’italiano”: un dialogo che si svolge per metà in una lingua e per il resto nell’altra. Un aiuto per imparare anche fuori dall’aula, e, conclude Joshua, “un’ottima innovazione”.
d.m.

Fuga di cervelli? Semmai li importiamo…
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