Ricerca, premio al Sannio e Federico II

Negli Stati Uniti, a Pittsburgh, in Pennsylvania ha sede dal 1954, anno della sua fondazione, il Combustion Institute. S

Negli Stati Uniti, a Pittsburgh, in Pennsylvania ha sede dal 1954, anno della sua fondazione, il Combustion Institute. Si tratta di un prestigiosissimo organismo internazionale no profit che si occupa di promuovere la ricerca scientifica sulla combustione. Data la complessità e l’interdisciplinarietà delle competenze che coinvolge, l’istituto, che ha sezioni in 34 paesi tra cui l’Italia, articola la sua attività con discussioni e confronti a livello regionale e nazionale, per poi darsi appuntamento ogni due anni in un simposio internazionale.

Ed è proprio durante questo importante appuntamento che il Combustion Istitute assegna premi e riconoscimenti tra cui la Bernard Lewis Fellowship , assegnata a non più di cinque giovani ricercatori nel campo della combustione, con un procedimento di selezione mondiale altamente competitivo, che nella quasi totalità dei casi si è rivelato per ognuno di loro il crisma iniziale alla base di brillantissime carriere.

Quest’anno la capitale scelta per ospitare dal 30 luglio al 3 agosto il XXXIV simposio sulla Combustione è stata Varsavia e a ricevere due dei cinque ambiti riconoscimenti sono stati Katarzyna Bizon dell’Università degli Studi del Sannio e Mariano Sirignano della Federico II di Napoli. Per la cronaca gli altri tre sono stati Patrik Obwald della Bielefeld University (173° università del ranking ARWU), Wenting Sun della Princeton University (7° università del ranking ARWU) e Haifeng Wang della Cornell University (14° università del ranking ARWU).

Un risultato eccezionale per la Campania, che dimostra competenze di valore mondiale nel settore delle ricerche sulla combustione.

Katarzyna Bizon è stata premiata per i suoi studi modellistici e sperimentali sulla combustione nei motori e sulla dinamica dei sistemi reagenti, frutto di ricerche condotte presso diverse istituzioni campane (Istituto Ricerche Combustione e Istituto Motori del CNR di Napoli) e straniere (Università Politecnica della Slesia, Polonia e T.U. Delft, Olanda)

Kasia (come la chiamano colleghi), è una beneventana d’adozione: risiede nella nostra città da alcuni anni dove è diventata anche attivista della locale sezione del CAI.

Di origini polacche, ha avuto il suo primo rapporto di collaborazione con l’Università del Sannio nel 2005, per ricerche sui processi di separazione dell’idrogeno da idrocarburi, e da allora ha sempre gravitato intorno al gruppo dei Processi chimici del Prof. Gaetano Continillo presso il DING (Dipartimento d’Ingegneria) come testimoniato dalle numerose pubblicazioni che le sono valse la Bernard Lewis Fellowship che portano anche la firma del suo professore.

Nel 2010 consegue il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Chimica presso l’Università Politecnica della Slesia, in Polonia, avente come relatori Marek Berezowski e Gaetano Continillo con responsabilità congiunta diventando, per quell’anno, anche titolare del corso di Automazione dei Processi Chimici presso la Facoltà di Ingegneria.

Per la sua tesi ha lavorato essenzialmente a Benevento e a Napoli, sostenuta economicamente da una borsa europea Marie Curie presso l’Istituto di Ricerche sulla Combustione del CNR, da un assegno di ricerca del CNR e da un assegno di ricerca del DING Unisannio.

Attualmente lavora presso l’Università degli studi del Sannio, dove al momento beneficia di un assegno di ricerca nell’ambito delle ricerche sul “Carbone Pulito” finanziate dal Ministero dello Sviluppo Economico e segue i laureandi triennali e specialisti sia in Ingegneria Energetica che in Ingegneria dell’Automazione.

(comunicato stampa)

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