Concorsone, il Tar boccia Profumo

Prima battuta d’arresto per il concorsone del ministro Profumo. Nella prossima tornata di assunzioni nella scuola ci sarà spazio anche per i laureati non abilitati, che hanno conseguito il titolo accademico da meno di dieci anni e che Profumo voleva tenere fuori: il Tar Lazio (ordinanza n. 4001/12) ieri ha concesso la sospensiva per quelli che hanno presentato domanda di partecipazione alla prova e che dunque possono ora essere ammessi con riserva all’esame.

Legittimo ipotizzare un analogo accoglimento per i ricorsi dei docenti di ruolo, che il bando voluto dal ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, ha escluso. Ed è solo l’inizio del concorso, che vede oltre 300 mila candidati per 11 mila posti e che si annuncia tra i più ingarbugliati dell’ultimo decennio. La questione sui requisiti di ammissione al bando potrà essere risolta definitivamente solo in sede di merito: l’udienza è fissata 21 febbraio 2013.

Quando i concorrenti si saranno già cimentati con alcune prove. Le date dei test verranno rese note solo il 23 novembre, ma si ipotizza che già a metà dicembre ci siano le preselezioni. Ecco perché il Tar ha deciso intanto di accogliere l’istanza incidentale di sospensione.

Esulta l’Anief, l’associazione di categoria che si è impegnato nella battaglia; soddisfatto pure il Codacons, presente sullo stesso fronte. I giudici amministrativi riconoscono che il punto della questione è rappresentato dalla «legittimità dei requisiti di ammissione al sistema di provvista concorsuale ordinario del personale docente di cui al bando di concorso impugnato». E i più giovani che ambiscono alla cattedra da tempo sostengono che il bando discrimina gli aspiranti candidati in base alla data di conseguimento della laurea. Nei prossimi giorni saranno discussi gli altri ricorsi. In primis quello dei docenti già di ruolo, esclusi mentre sono ammessi tutti gli altri dipendenti di altra pubblica amministrazione.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Pisa, sale la protesta a Ingegneria: "Causa collettiva per fermare i test"

Next Article

Spending review: stop al riscaldamento nelle scuole

Related Posts