Quello che i figli non dicono

«Sto male e a scuola non voglio  più andarci», «Ho fatto un tiro e sono stata male», «Non sono l’angelo responsabile che credono», «Dico più parolacce di uno scaricatore di porto»  sono alcuni dei segreti mai svelati ai genitori che gli utenti di Twitter hanno deciso di confessare.

L’hashtag “#quellocheimieigenitorinonsanno” è balzato la scorsa settimana al secondo posto dei Trending Topics giornalieri italiani del diffuso social network. Gli adolescenti che come generazione comanda nascondono «gli impreparati di storia e geografia», «il 4 e mezzo in latino» e che «oggi nessuno faceva sciopero ma io ho detto che invece stavano a casa tutti» hanno dato accesso, per una volta, a quanto mamma e papà non sanno o non vogliono sapere.

Molti di loro però forse non possono neanche immaginare ciò che non sanno «piango quasi tutti i giorni»,  «che vengo continuamente picchiata e seguita da una ragazza», «ho pensato più volte di scappare da casa».

Resta e resterà sempre una tendenza di rilievo incontrastabile perché la differenza generazionale lo impone tanto da far constatare a qualcuno che «quello che i miei genitori non sanno sarebbe meglio rimanesse tale»

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