Si fingeva ginecologo per fotografare le parti intime delle pazienti

Confermato l’arresto per il sedicente ginecologo di Matera che fotografava le sue pazienti, tra le quali molte studentesse universitarie fuori sede.

Il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato il carcere per il trentenne di Matera che spacciandosi per ginecologo e offrendo consulenze mediche via telefono a ragazze, spesso studentesse universitarie fuori sede, si faceva mandare foto delle parti intime.

Confermata dai giudici anche la qualificazione giuridica di violenza sessuale, perche’ in alcuni casi ha indotto le vittime a compiere atti di autoerotismo.

L’uomo, Sisto Salvatore Urgo, del Materano, e’ stato arrestato una ventina di giorni fa, al termine di un’indagine della polizia postale che aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata, chiesta dal Pm Francesco Caleca e firmata dal Gip Bruno Giangiacomo.

L’uomo era gia’ ai domiciliari per un’altra vicenda di violenza sessuale.

L’indagine era partita a febbraio dalla denuncia di una studentessa bolognese finita nella trappola, seguita nei mesi successivi dalle denunce di altre quattro giovani iscritte all’universita’ di Bologna e in seguito da quelle di altre ragazze, residenti in varie citta’ d’Italia: Forli’, Savona, Trieste, Firenze, Grosseto, Fermo e Foggia.

Sebbene non ci sia mai stato contatto fisico fra uomo e vittime, per gli inquirenti si e’ configurata comunque la violenza sessuale, per avere violato l’autodeterminazione delle vittime nella loro sfera sessuale, aggravata dall’essersi qualificato come pubblico ufficiale.

Intanto ha gia’ dato un risultato l’invito a ”vincere il comprensibile e naturale pudore per fare denuncia” fatto dal procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini.

Nei giorni scorsi si e’ presentata alla Polizia postale una ragazza che ha riferito di essere rimasta anche lei vittima del trentenne.

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