Rapporto Ocse, si cresce solo se c’è innovazione

Il direttore per l’internazionalizzazione della ricerca, Mario Alì, durante la presentazione del rapporto “Prospettive Ocse 2012 per la scienza, tecnologia e industria” ha riportato l’attenzione sul nostro capitale immateriale. “Puntiamo sulle idee e su nuove soluzioni tecnologiche se vogliamo realmente andare incontro ad un nuovo Rinascimento”

La fotografia è di quelle dure, reali e senza suppellettili. Si cresce poco e nello stesso tempo avanza l’invecchiamento, in un periodo non certo dei più favorevoli. La crisi economica ha portato i paesi dell’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, a far fronte a sfide senza precedenti e a nuove problematiche, prima sconosciute. Ma nuove prospettive si intravedono e tra i primi a raccontarle sono gli autori del rapporto “Prospettive Ocse 2012 per la scienza, tecnologia e industria”, presentato questa mattina presso l’Accademia dei Licei di Roma.

“Dobbiamo porci il problema di come possiamo crescere – ha sottolineato il Presidente dell’Accademia, Lamberto Maffei, in apertura al convegno – e non sottovalutare le malattie legate all’invecchiamento della nostra popolazione”. Nonostante le misure di bilancio molto stringenti, Maffei ha riportato l’attenzione sull’importanza di cogliere alcune opportunità che oggi la tecnologia ci offre.

Opportunità, che il Direttore Generale per l’internazionalizzazione della Ricerca del MIUR, Mario Alì, ha invitato tutti a cercare in particolar modo nel nostro capitale umano. “L’Italia non è una terra particolarmente ricca di risorse naturali, ma ha sempre avuto un ruolo chiave nella produzione di idee, anche nei momenti più duri della storia dell’umanità”. La forza delle idee, quindi, risponde al capitale materiale. “La crescita è profondamente legata alla ricerca – ha aggiunto – e deve essere chiaro a tutti che viviamo in una società dove, far convergere conoscenze, competenze e capitale materiale significa produrre la nuova ricchezza delle nazioni”. “Per questo senza ricerca ed innovazione non vi è occupazione”.

A presentare il volume anche Dominique Guellec, economista dell’Ocse e editore responsabile del volume, ed Elettra Ronchi dell’Ocse.

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