Trasporti, pendolari sempre nel caos

 

Allo studente o lavoratore pendolare la quotidianità, non si scappa, riserva sempre una sorpresa anche quando il trasporto fila liscio con puntualità (è proprio questa la sorpresa principale).

Per chi vive nelle grandi città (e Roma ne è l’esempio più emblematico) la giornata affidata ai mezzi di trasporto può riservare un semplice ritardo, un repentino sciopero, un’immancabile soppressione di corsa, un brusco e dannifico evento climatico.

Gli optional di serie sono poi il guasto alla climatizzazione, i finestrini inceppati, il viaggiare stipati aggrappati agli arti dei passeggeri attaccati, odori nauseabondi, sporcizia nelle carrozze.

Le speranze di miglioramento sono molto basse dal momento che l’alta velocità vede crescere gli investimenti mentre le affollate e richieste tratte regionali sono abbandonate a sé stesse. Per quest’ultime diminuisce il numero di collegamenti e aumentano le ore di percorrenza.

Le prime 10 linee ferroviarie pendolari più frequentate in Italia collegano, nell’ordine, Roma Nord-Viterbo, Fiumicino-Fara Sabina, Roma Ostiense-Viterbo, Napoli-Tor Vergata, Milano-Lodi, Roma-Velletri, Milano-Tirano, Roma-Frosinone, Milano-Chiasso, Roma-Nettuno.

E intanto alle Regioni italiane, alle quali spetta la responsabilità dei treni più frequentati, i già pochi fondi (12 cent/passeggero contro i 35 del Regno Unito e i 25 di Francia e Germania)  sono destinati a diminuire.

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