Due morti per i “botti” di Capodanno in Campania

A Caserta un ristoratore ucciso dall’esplosione di un petardo. Altra vittima nel Beneventano: un imprenditore colpito da un razzo al volto. Diversi i bambini soccorsi. Anche a Roma mani amputate per quattro persone.

Due morti in Campania per i botti di Capodanno. Il primo è un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, ucciso dall’esplosione di un potente petardo che gli ha procurato gravi ferite al cranio a Pontelatone, un comune del Casertano. Il secondo morto è Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L’uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. È morto sul colpo.

Roma sono una trentina le persone rimaste ferite: una decina i casi più gravi. Tra questi, quattro hanno subito gravi danni alle mani.

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