Il candidato bionico: 10 requisiti per superare ogni colloquio

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Vi ricordate della nostra choosy? Da stagista Onu a cameriera, Alessia Bottone ci ha raccontato come, ancora under 30, è passata per ogni forma contrattuale: dall’essere titolare di una ditta di catering, allo stage all’Onu, fino ad arrivare a lavorare come impiegata amministrativa. Ora Alessia ha stilato per noi una lista di consigli dedicati a tutti quelli che ogni giorno sono alle prese con i colloqui di “ultima generazione”.

  • Il candidato non deve essere troppo vecchio.  Dopo i 29 anni non vai più bene. “Meno male che ha 27 anni altrimenti tra un anno saranno guai per lei”
  • il candidato ideale non deve essere “troppo laureato”  altrimenti dovrà essere pagato di più. “Ci dispiace lei è davvero troppo preparato per la nostra azienda”
  • il candidato ideale non deve avere probabilità di restare incinta. L’utero non vi porterà fortuna in questo caso. “30 anni? Non mi dica che sta pensando di avere figli? Guardi che in questa azienda l’onesta viene prima di tutto!”, diceva colui che era stato portato dalla cicogna
  • il candidato ideale non deve mai chiedere quanto guadagnerà, ammesso e concesso che guadagnerà qualcosa e non deve mai chiedere che tipo di contratto di lavoro verrà stipulato. “Dott. Rossi, ma insomma lei lavora solo per i soldi? Questa azienda è una grande famiglia, non faccia l’invadente”
  • la candidata ideale non deve avere relazioni amorose in corso. “Signorina è fidanzata? No perché in questa azienda si sa quando si entra e non si sa quando si esce. Non vogliamo vedere fidanzati accampati qui fuori”
  • il candidato ideale deve essere in grado di gestire alti livelli di stress e importanti responsabilità ma non deve essere troppo determinato. “Dal suo test attitudinale si evince che lei è una persona molto determinata. Non è che dopo non ubbidisce”
  • il candidato ideale deve essere un neolaureato o neodiplomato ma con esperienza  e non deve fare troppe domande. “Mio caro stagista non rimborsato sappia che non ho tempo per rispondere ai suoi quesiti. Vuole sapere dove si trova la stampante?I giovani di oggi, tutti a dormire, ah ai miei tempi!”
  • il candidato ideale non deve avere malattie particolari, non deve avere mai bisogno di effettuare una visita medica e deve ritenere normale che la azienda voglia conoscere il suo stato di salute. “Febbre, raffreddori, mal di pancia, un mal di denti? Rosolia da bambino? Può certificarmi che non avrà bisogno di assentarsi per visite mediche durante il prossimo anno?
  • il candidato ideale deve essere veloce e scaltro e saper riconoscere eventuali arrivi di poliziotti in borghese e controlli. Di altezza media per essere nascosto in caso di bisogno
  • il candidato ideale non deve assolutamente avere un buon curriculum e non deve aver viaggiato troppo. “Dottoressa con un curriculum come il suo, non posso assumerla, lei ha viaggiato troppo, ha studiato troppo è una persona instabile”.

Ma soprattutto il candidato ideale non sa ancora se sarà assunto, non ha ancora firmato nessun contratto ma deve già firmare le dimissioni, in bianco…così, giusto per precauzione. Il candidato ideale, quell’essere  mitologico, anzi no, bionico, praticamente inesistente!

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  1. Che i dieci “requisiti” siano le bestialità più grosse di un possibile colloquio di selezionatore (pre-requisito: selezionatori/selezionatrici idioti …….) probabilmente non vi è dubbio. Ma per non sprofondare nell’avvilimento, viene spontanea una domanda per Alessia Bottone: d’accordo con le bestialità ma i colloqui che ha fatto erano tutti con selezionatori idioti? E se, come si spera, la risposta è negariva, quale le rispettive percentuali dei colloqui con bestialità rispetto ai colloqui “umani”?

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