Battiato parla a Bruxelles: troie nel Parlamento italiano. Boldrini su tutte le furie

“Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. È una cosa inaccettabile”. Sono queste le parole di Franco Battiato intervenuto al Parlamento Europeo in qualità di assessore al Turismo della Regione Sicilia. Parole che stanno scatenando il fermento del web e anche delle nuove poltrone come quella della neopresidente della Camera Laura Boldrini.

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Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. È una cosa inaccettabile”. Sono queste le parole di Franco Battiato intervenuto al Parlamento Europeo in qualità di assessore al Turismo della Regione Sicilia. Parole che stanno scatenando il fermento del web e anche delle nuove poltrone come quella della neopresidente della Camera Laura Boldrini.

“Sarebbe meglio che aprissero un casino – ha continuato il maestro – In Italia si sta avverando una profezia biblica. Parliamo la stessa lingua ma non ci intendiamo. Ognuno è artefice del proprio destino, questa Italia così fa schifo. È inaccettabile. Sono inaccettabili i loro discorsi. Servi dei servi. È l’idiozia dell’essere umano, che con 10 euro si compra un voto”.

La Boldrini ha prontamente risposto all’artista con queste parole: “Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari. Da Presidente della Camera dei Deputati e da donna respingo nel modo più fermo l’insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall’oltraggio“.

Le scuse non hanno tardato. Battiato infatti ha voluto spiegare il motivo del suo gesto: “Prendo atto con dispiacere che il senso della mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne, sia stato travisato e interpretato come una offesa al parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne, o addirittura riferibile al parlamento europeo. Era evidente che il riferimento era a passate stagioni parlamentari che ogni italiano di buon senso vuole dimenticare. Stagioni caratterizzate dal malaffare politico, dal disprezzo per le donne e per il bene pubblico. Dispiace, altresì, prendere atto che dopo un’ora e mezza di conferenza in cui abbiamo raccontato quello che stiamo facendo per ridare dignità e speranza alla Sicilia, sia passata una singola frase che ovviamente non poteva essere riferibile all’attualità”.

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