Nel giro di 10 anni, si è avuto un cambiamento epocale: da 200 mila gli studenti stranieri sono diventati 800 mila. I giovani che non sono dotati di cittadinanza italiana rappresentano l’8,4% della popolazione scolastica complessiva e si concentrano maggiormente nelle regioni del centro Nord e nel Lazio.
In particolare, il numero più elevato si concentra in Lombardia, dove sono 184.592. Seguono Veneto (89.367), Emilia Romagna (86.944), Lazio (72.632) e Piemonte (72.053). In tutto, sono ben 755.939. I più numerosi sono i romeni (141.050), ma un numero molto elevato è anche quello relativo ad albanesi (102.719) e marocchini (95.912).
Si registra, poi, anche un aumento dell’affluenza di moldavi e ucraini nelle scuole primarie e di filippini nelle scuole medie e superiori. E’ da sottolineare, però, che ben il 44,2% di questi studenti è nato in Italia, anche se per legge non può ambire all’ottenimento della cittadinanza. Una carenza legislativa che pare ormai francamente anacronistica. Sono ben 415 le scuole che ormai hanno una percentuale pari al 50% o più di alunni stranieri.
In due terzi delle province italiane si registra almeno un caso simile. A Milano, accade in ben 55 scuole, a Torino in 34 e a Brescia in 32.
AZ
