Cun “l’Anvur valuti ma senza dare pagelle”

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da sinistra: Stefano Fantoni, Maria Chiara Carrozza, Sergio Benedetto

Valutata l’università italiana. *La presentazione dei dati della VQR segna un punto di svolta nella cultura della valutazione e per un diverso accreditamento dell’Università nell’opinione pubblica

Il Consiglio Universitario Nazionale, quale organo di rappresentanza del sistema universitario,

dichiara:

1. La valutazione è un imperativo assoluto per l’Università italiana. Per consolidarla occorre far sì che l’obbligo di trasparenza e comunicazione dei dati raccolti diventi un’occasione di crescita del sistema e non un processo che ne favorisca divisioni, rivalità immotivate o logiche punitive.

2. Il dato di partenza dell’importante occasione di oggi, prontamente e correttamente rilevato dal Ministro, è che la quasi totalità del mondo della ricerca ha collaborato col massimo dell’impegno. Da oggi nessuno potrà più dire che l’Università non vuole essere valutata.

3. Occorre richiamare tutti a una grande cautela nella presentazione e nell’utilizzo dei dati, che eviti la tentazione dello scoop e della semplificazione. Una valutazione rigorosa implica innanzitutto la capacità di fare e pubblicare confronti omogenei, senza centrare l’analisi su dati ad effetto. La valutazione deve essere uno strumento non “di” governo ma “per” il governo, qualcosa che non sostituisca le scelte, ma aiuti le sedi istituzionali a scegliere per il meglio. La logica delle pagelle è la strada sbagliata. Il CUN pertanto ribadisce quanto già dichiarato in passato: valutazione e non classifiche. Rating e non ranking.

 *Dichiarazione del Consiglio Universitario Nazionale – 16 luglio 2013

 

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