Il rischio di suicidio e’ scritto nel sangue e in futuro potrebbe bastare un semplice prelievo per predirlo. Ad aprire una nuova frontiera nella prevenzione di un’emergenza che causa ogni anno oltre 1 milione di vittime nel mondo e’ un gruppo di scienziati dell’universita’ americana dell’Indiana, che in uno studio pubblicato in anteprima online su ‘Molecular Psychiatry’, rivista del gruppo Nature, ha scoperto una serie di marcatori genetici ‘spia’, in grado di indicare chi potrebbe tentare di togliersi la vita. Si tratta di particolari molecole di Rna che, secondo i risultati della ricerca, sono presenti a livelli significativamente piu’ alti nel sangue sia di pazienti con disordine bipolare e pensieri suicidi, sia in un gruppo di persone che hanno effettivamente compiuto l’estremo gesto. Secondo Alexander B. Niculescu III, dell’Istituto di ricerca psichiatrica della Indiana University School of Medicine, principale autore dello studio, “questo lavoro fornisce la prima prova di principio del fatto che un test del sangue potrebbe avvertire tempestivamente dell’alto rischio di suicidio di una persona”. Il suicidio, assicura lo scienziato, “e’ una tragedia evitabile”.
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